Tempo di lettura: 2 minuti

(Adnkronos) – L'arbitro Szymon Marciniak è al centro delle polemiche dopo Atletico Madrid-Real Madrid. Il derby degli ottavi di Champions si è deciso ai rigori e con un episodio molto discusso, il tiro dagli undici metri realizzato da Julian Alvarez e poi annullato. Solo l'ultimo di una serie di episodi controversi e legati ai Blancos per il direttore di gara polacco. Focus sull'ultimo derby di Champions. Dopo l'1-0 per l'Atletico nei tempi regolamentari (gol di Gallagher al 1'), con rigore fallito da Vinicius per il Real, il risultato non cambia nei supplementari. Ai rigori, i Colchoneros pagano gli errori di Alvarez e Llorente. Clamoroso il penalty di Alvarez: l'argentino segna, ma l'esecuzione è irregolare. Alvarez calcia di destro ma scivola, il pallone colpisce il piede sinistro prima di insaccarsi.
Il rigore viene considerato sbagliato
. Il Real Madrid fallisce solo un penalty con Vazquez, l'Atletico sbaglia anche con Llorente che colpisce l'incrocio. Rudiger realizza il rigore decisivo, il Real vola ai quarti dove affronterà l'Arsenal. In queste ore,
al centro del dibattito c'è l'arbitro Marciniak
, colpevole secondo i tifosi dell'Atletico Madrid di essere troppo "vicino" al Real. In particolare, i sostenitori dell'Atletico fanno riferimento ad alcuni episodi degli ultimi anni, tra cui quello dell'8 maggio 2024, durante la semifinale di ritorno di Champions tra Bayern e Real. Sul punteggio di 2-1 per gli spagnoli (2-2 all'andata), al 103' il polacco annulla il gol del pari di De Ligt, fischiando prima del tocco dell'ex Juve per un fuorigioco dubbio di Mazraoui. In quel caso, l'assistente avrebbe dovuto aspettare la fine dell'azione prima di segnalare l'eventuale off-side, permettendo così l'intervento del Var.  Pochi giorni dopo, Marciniak torna a far parlare per un suo video nello spogliatoio – diffuso sui social da alcuni profili pro Barcellona – con un borsello del Real Madrid sulla scrivania. Con conseguente clamore mediatico e illazioni da parte dei tifosi anti-Real.   Sui social, in queste ore torna di attualità un altro episodio clamoroso, risalente alla finale del Mondiale 2022 in Qatar tra Francia e Argentina. Protagonista sempre Marciniak, con un episodio identico. Calcio di rigore per l'Argentina e gol di Messi, anche lì con un doppio tocco involontario del numero 10 dell'Albiceleste. In quell'occasione, però, nessuna revisione del Var. Tutto regolare e rete convalidata all'Argentina. Non proprio un esempio di uniformità di giudizio.   —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.