Tempo di lettura: 2 minuti

(Adnkronos) – Una vittoria incredibile, sofferta, ma cercata dalla Lazio nel finale, per 2-1 contro il Viktoria Plzen, nonostante in nove uomini per le due espulsioni di Rovella e Gigot. Fondamentale la rete di Isaksen al 98' per una vittoria stoica ne primo round degli ottavi di finale di Europa League. Serve a poco ai cechi il pareggio di Durosinmi al gol di Romagnoli e la doppia superiorità numerica.  Baroni sceglie dal 1' Pedro e Noslin al fianco di Isaksen con Dia unica punta. In difesa si rivede Romagnoli, confermato Gigot al suo fianco con Provedel in porta. Koubek opta per Vydra e Sulc alle spalle di Durosinmi, unica punta. Parte bene il Viktoria Plzen-che all'11 trova il vantaggio con Sulc che in girata batte un incolpevole Provedel, ma la rete dopo un lungo check del Var e la revisione del direttore di gara, viene annullata per la posizione irregolare di Dweh. La Lazio risponde al 18' e passa in vantaggio. Sulla sponda di Noslin c'è Romagnoli che di testa batte Jedlicka per l'1-0. La Lazio rischia al 25' su un errore in costruzione di Provedel, Durosinmi non riesce a sfruttare l'occasione. Biancocelesti ancora pericolosi al 31' con Isaksen che, a tu per tu con il portiere, non riesce ad agganciare come avrebbe dovuto, sprecando una grande opportunità. Ad inizio ripresa i cechi trovano il pareggio. Al 53' Durosinmi anticipa tutti e batte un indeciso Provedel per l'1-1. I padroni di casa sfiorano il raddoppio al 57' con una grandissima doppia occasione: prima Sulc conclude e trova Romagnoli in scivolata, poi conclude Durosinmi che però sulla sua strada trova un reattivo Provedel. La Lazio resta però in dieci uomini per l'espulsione di Rovella al 77'. Il centrocampista viene prima ammonito per un intervento a gamba alta su Sulc. Il direttore di gara viene poi richiamato al Var che giudica il suo colpo da cartellino rosso. La Lazio resiste e al 92' trova un'occasione a sorpresa con Isaksen che tenta un tiro cross che non viene però sfruttato da nessun compagno. Al 93' la Lazio resta in nove per il cartellino rosso per Gigot. Al 98' accade l'impensabile con Isaksen che riceve palla da Guendouzi in area e lascia partire un sinistro a giro magnifico che si spegne alle spalle del portiere avversario per il 2-1 finale per i biancocelesti. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.