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L’evento “Greenwashing – Il turismo sostenibile non è più una scelta, ma una necessità”, tenutosi ieri alla Fiera del Levante di Bari, ha acceso un faro su un tema cruciale per il futuro del settore turistico: l’autenticità e la reale integrazione della sostenibilità. L’incontro ha sollevato un monito contro il dilagante fenomeno del “greenwashing”, ovvero la pratica di presentare un’immagine ingannevolmente positiva del proprio impatto ambientale, un’operazione di marketing che rischia di svuotare di significato il concetto stesso di turismo sostenibile.

Tra gli spunti di riflessione emersi, la necessità di andare oltre le apparenze e le strategie di marketing superficiale. Non basta, infatti, dichiararsi eco-friendly: è necessario dimostrare concretamente l’impegno verso pratiche sostenibili, a partire dalla gestione delle risorse, dalla riduzione dell’impatto ambientale fino alla valorizzazione del territorio e delle comunità locali. Il vero turismo sostenibile, è stato sottolineato, richiede un cambio di paradigma, una profonda trasformazione del DNA del settore, che deve abbracciare la responsabilità sociale e ambientale come parte integrante della propria identità.

Sono state illustrate diverse strategie per contrastare il greenwashing e promuovere un turismo autenticamente sostenibile. Tra le azioni chiave, la trasparenza e la tracciabilità delle pratiche adottate, la certificazione di qualità da parte di enti indipendenti e la partecipazione attiva delle comunità locali nella progettazione e nella gestione delle attività turistiche. È emersa con forza la necessità di costruire un sistema di valutazione più rigoroso e trasparente, in grado di distinguere le realtà che operano in modo effettivamente sostenibile da quelle che si limitano a sfruttare una moda per scopi commerciali.

Tra i casi di successo presentati, quello del Consorzio di Torre Guaceto, area protetta pugliese premiata per le sue scelte sostenibili, rappresenta un esempio virtuoso di come sia possibile coniugare la tutela dell’ambiente con lo sviluppo economico. La loro esperienza ha evidenziato l’importanza della pianificazione attenta, della gestione responsabile delle risorse e dell’integrazione delle comunità locali nel processo decisionale, dimostrando che la sostenibilità non è un ostacolo, ma un’opportunità di crescita.

In conclusione, l’evento ha sottolineato l’urgenza di un cambio di rotta nel settore turistico. Il greenwashing non è solo una pratica scorretta, ma rappresenta un pericolo per la credibilità del settore stesso e per la conservazione dell’ambiente. Solo attraverso un impegno concreto, trasparente e autentico verso la sostenibilità, il turismo potrà svolgere un ruolo positivo nel futuro del pianeta e delle comunità che ospita. La sfida è quella di costruire un modello di sviluppo che vada oltre le parole, basandosi su scelte consapevoli e su un reale rispetto per l’ambiente e le culture locali.

Foto di Michele Traversa (riproduzione riservata)

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.