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(Adnkronos) – "Con Amadeus siamo in ottimi rapporti. Ci siamo sentiti, come facevo io quando faceva lui il festival, ci siamo fatti 'in bocca al lupo', i confronti, con grande serenità, non c'è competizione tra noi". A dirlo, dopo gli ascolti da record di Sanremo 2025 è il direttore artistico del festival Carlo Conti, stasera ospite di '5 Minuti' di Bruno Vespa. "Se sono rimasto sorpreso che vincesse Olly? Sono rimasto sorpreso – replica il conduttore – di tutte le cinque posizioni. Ad esempio, era tanto tempo che nelle prime cinque posizioni non c'erano dei cantautori. Quindi un bel verdetto, un bel festival, una bella sorpresa per tutti".  Sulla classifica finale del festival che vede all'ultimo post Marcella Bella e al primo posto un giovanissimo "cambiano i tempi, le mode, le curiosità -dice Conti -. Fa parte dell'evoluzione del festival. Anni fa arrivavano primi i veterani e ultimi artisti come Vasco Rossi o Zucchero arrivavano ultimi, adesso si stanno catapultando le cose". Sul sistema di voto, che ha suscitato una serie di riflessioni, l'anno prossimo Conti spiega di voler "riconfermare lo stesso sistema. Le polemiche sulle giurie ci sono sempre, credo che sia proprio Sanremo che faccia discutere sulla classifica. Sarà poi il tempo che dirà se le canzoni che possono restare nel tempo".  E sull'espressione festival "della normalità", come alcuni l'hanno ribattezzato, Conti sorride: "Delle volte la normalità da fastidio o è la vera rivoluzione. Ma non credo di aver normalizzato niente, ho fatto solo un festival di Sanremo con delle buone canzoni, spero. Il tempo ce lo dirà". L'anno prossimo? "Sarà un problema di chi ci sarà. Ah già, sono io…". 
Un festival non gestito dalla Rai? "Credo sia impensabile per tutti un Sanremo non in Rai", anche se "nella vita mai dire mai", la risposta di Conti. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

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