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Sorridente, carico e positivo, Lorenzo torna sulle scene presentando il suo ultimo lavoro discografico e il suo prossimo tour durante una serata-evento al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano.

“Il corpo umano” è il titolo del disco, e per spiegarne la genesi Jovanotti ha raccontato la storia del suo incidente in bicicletta, che gli è costato diverse fratture, complicazioni, operazioni e un lungo periodo di dolore, riabilitazione e fisioterapia. Questo momento difficile si è rivelato anche un’opportunità di profonda riflessione e introspezione: quando si è fermi o si sta male, non si può fare altro che pensare e cercare dentro di sé motivazioni che diano forza, coraggio e speranza.

“Quando hai un corpo sano non ci pensi, quando si rompe ti accorgi della sua importanza e della sua bellezza!” Da qui è nata l’esigenza di dedicare proprio al corpo una canzone e un intero album.
“Un lavoro sul ‘sentire’ il corpo, l’aria, la luce, le cose che iniziano, quelle che finiscono, il respiro, i cambiamenti in atto, il dolore, il piacere, la guarigione, l’amore, gli altri, la natura, l’epoca, la cura, le emozioni, le idee, il flusso dei pensieri. Quella verità estatica che la vita a volte ci offre e che per tutta la prima parte dell’esistenza non cogliamo, perché immersi in una vitalità che poi ci accorgiamo essere stata una preparazione a ciò che siamo oggi. Diventare, continuare a diventare, è impegno e sfida, fino all’ultimo attimo, a bordo di un corpo fragile e infinito, mutevole e unico, come la vita stessa.”

Attraverso il suo percorso personale di dolore e rinascita, Jovanotti celebra la vita, la libertà e l’autenticità, invitando il pubblico a esplorare i confini della propria identità, affrontare le sfide del cambiamento e ringraziare ogni giorno la realtà che definisce “stupefacente” perché “il bene esiste”. Ogni canzone è un pezzo di vita, un passo verso nuovi orizzonti, un messaggio chiaro: vivere senza filtri e trasformare le proprie fragilità in forza. Guardare avanti con entusiasmo e (ri)prendersi la vita.

Non sono solo i testi a essere ricchi di significato: anche la musica esprime al tempo stesso forza e leggerezza, romanticismo e libertà, attraverso un’attenta ricerca di sonorità contemporanee e contaminate, grazie a un’incredibile band composta da artisti e creativi di eccellenza.

Anticipato dai singoli Montecristo e Fuorionda, l’album segna un nuovo corso per la musica di Jovanotti, grazie alla collaborazione con i produttori Dardust, Michele Canova e Federico Nardelli, che hanno donato a ogni brano un’identità sonora unica.

Anche la parte visiva ha un ruolo centrale nel progetto: come da tradizione, la grafica dell’album è stata curata da Jovanotti stesso insieme a Sergio Pappalettera e Studio Prodesign. L’immagine riprende il celebre giocattolo degli anni ’60 Allegro Chirurgo, ma con il volto di Jovanotti e i boxer di Jovanotti for President.

Durante l’evento, Jovanotti ha emozionato il pubblico con i suoi racconti e con le risposte alle domande del web. Ha poi anticipato alcuni brani del disco attraverso audio, video e due esibizioni live: una versione klezmer-jazz di Fuorionda con la band Jazz Manouche Four On Six Band, in omaggio alla Giornata della Memoria, e una versione intima di Grande da far paura, eseguita solo con voce e chitarra.

Per concludere, ha presentato il tour PalaJova 2025, che segna il suo attesissimo ritorno nei palazzetti con 26 date già sold-out e due nuovi appuntamenti a Milano il 12 e 13 maggio.

Lo spettacolo è concepito come un’esperienza multisensoriale che unisce musica, tecnologia ed emozioni, ispirandosi a concetti come Motown, street band e romanticismo psichedelico. Il concept dello show ruota attorno all’idea di “fioritura”, ispirata da Etty Hillesum.

Jovanotti sarà accompagnato da una band d’eccezione, con il fedele Saturnino al basso e musicisti di talento come Adriano Viterbini, Christian Rigano e Gianluca Petrella. Le scenografie innovative trasformeranno i palazzetti in spazi immersivi, offrendo al pubblico un’esperienza unica.

Le opening act saranno affidate ad Axell, artista senegalese emergente del panorama urban, e a Nicol, giovane cantautrice italiana già nota per le sue collaborazioni con Lorenzo e per il brano Viscere, parte della colonna sonora della serie Netflix Adorazione.

Foto di Mariagrazia Giove (riproduzione riservata)

Mariagrazia Giove