Tempo di lettura: 2 minuti

(Adnkronos) – "Una mamma ha perso i suoi tre bimbi. Uno è morto tra le braccia del medico di bordo che stava cercando di rianimarlo con il massaggio cardiaco, uno è stato recuperato cadavere, un altro risulta disperso. E' stato straziante". E' la drammatica testimonianza di Arturo Centore, comandante della Sea Punks I, dopo il naufragio avvenuto in area Sar maltese a una cinquantina di miglia da Lampedusa. Diciassette i superstiti tratti in salvo dalla nave umanitaria. Per due di loro, una donna incinta e un uomo che aveva ingerito molta acqua, è stata necessaria un'evacuazione medica urgente e il trasferimento a La Valletta. I superstiti e i corpi dei piccoli sono stati portati a Lampedusa.   "Non ci aspettavamo di trovare quello che abbiamo visto – racconta Centore a Radio Radicale, spiegando che a lanciare l'sos per l'imbarcazione in difficoltà era stato Alarm Phone. Il target, però, era lontano. "Quattro-cinque ore di navigazione", spiega il comandante.  Verso le sette una nuova localizzazione. "Questa volta era molto vicino a noi". Il comandante allerta l'equipaggio. I naufraghi potrebbero essere vicini. "Uno dei ragazzi che era di guardia – racconta ancora Centore -vede dei contenitori di benzina che galleggiavano. Non faccio in tempo ad attivare l’interfono della nave che vediamo delle teste in acqua e poi sentiamo urlare". Richieste di aiuto che arrivano da più punti. "Ho fermato la nave, non potevo andare in mezzo, sarebbe stato molto pericoloso. Abbiamo messo in mare il gommone e iniziato a salvare quelli che riuscivamo. Un ragazzo era aggrappato al relitto della barca che faceva su e giù dell’acqua perché era completamente affondata". A bordo della nave umanitaria salgono in 18. "Ci hanno detto che erano in totale 21, tre non li abbiamo mai più trovati". Tra i superstiti, anche il bimbo morto subito dopo mentre il medico di bordo tentava di rianimarlo.  "E' stato straziante – racconta ancora il comandante della Sea Punks I – vedere una madre partita dalle coste della Libia perdere contemporaneamente tutti e tre i suoi bimbi". Dopo l'evacuazione medica di una donna incinta e di un altro naufrago trasportati in elicottero a La Valletta, i superstiti sono stati trasbordati su una motovedetta della Guardia costiera e condotti a Lampedusa. "Erano tutti bagnati, disidratati e in ipotermia", conclude il comandante.   Intanto nuovi sbarchi sono stati registrati a Lampedusa. Sono 387 i migranti presenti nell'hotspot di Lampedusa. A bordo di due barchini viaggiavano 62 e 59 persone, condotte, dopo un primo triage sanitario, nella struttura di contrada Imbriacola.   —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.