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(Adnkronos) –
Il principe Harry potrebbe venire espulso dagli Stati Uniti se, quando ha richiesto il visto, ha mentito sul fatto che in gioventù avesse fatto uso di droghe. E in particolare di cocaina, marijuana, funghi allucinogeni e di ayahuasca, una droga psichedelica originaria dell'Amazzonia, come ha scritto lui stesso nella sua autobiografia 'Spare'. A chiedere al presidente degli Stati Uniti Donald Trump di rendere pubblici i documenti concernenti il processo di immigrazione del principe Harry è la Heritage Foundation, think tank conservatore con sede a Washington. Lo stesso Trump in passato aveva ipotizzato che Harry poteva essere espulso sotto la sua amministrazione se fosse emerso che il duca aveva falsificato le informazioni sul suo modulo per il visto. Il duca di Sessex si è trasferito insieme alla moglie Meghan Markle, americana, e al figlio Archie nel 2020 a Montecito, in California. Qui nel 2021 è nata la secondogenita Lilibet che, come il fratello, ha doppia cittadinanza britannico-americana. Per legge, negli Stati Uniti i richiedenti asilo devono dichiarare se hanno assunto droghe nella loro vita. La Heritage Foundation aveva portato il caso di Harry in tribunale, ritenendo che fosse di "immenso interesse pubblico", ma ha perso la causa a settembre dopo che il giudice Carl Nichols ha stabilito che doveva rimanere privato. A ottobre Samuel Dewey, avvocato di Heritage, ha cercato di ribaltare la sentenza sostenendo che la pubblicazione del fascicolo sull'immigrazione di Harry "aiuterà il pubblico a comprendere meglio il comportamento del Dipartimento e il modo in cui i suoi funzionari esercitano la loro discrezionalità". Ora che il Duca del Sussex non ha più il sostegno dell'Amministrazione Biden, la Heritage Foundation spera che Trumo annulli la decisione della corte di mantenere segreti i fascicoli. ''Farò pressione nei confronti del presidente Trump affinché pubblichi i documenti sull'immigrazione del principe Harry e il presidente ha l'autorità legale per farlo", ha detto al New York Post Nile Gardiner, direttore del Margaret Thatcher Center for Freedom dell'Heritage. "Donald Trump ha inaugurato una nuova era di rigorosi controlli alle frontiere e, come sapete, il principe Harry dovrebbe essere ritenuto pienamente responsabile, avendo ammesso il suo massiccio uso di droghe illegali", ha aggiunto. "Mi aspetto fermamente che vengano presi dei provvedimenti", ha concluso. —internazionale/royalfamilynewswebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

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