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(Adnkronos) –
Justin Trudeau, primo ministro del Canada, oggi 6 gennaio 2025 ha annunciato le dimissioni da premier e da leader del partito liberale. "Intendo dimettermi da leader del partito e da primo ministro, dopo che il partito sceglierà il prossimo leader attraverso un competitivo, robusto processo nazionale", l'annuncio di Trudeau, premier da 9 anni, in una conferenza stampa ad Ottawa. Il primo ministro, che rimarrà in carica fino a quando non sarà stato completato l'iter comunicato, ha spiegato di aver già chiesto ieri sera al presidente del partito liberale di avviare il processo per la scelta del nuovo leader. Il nuovo numero 1 dovrà guidare il partito verso le elezioni, per il momento fissate per il prossimo ottobre ma che secondo alcuni osservatori potrebbero ora essere anticipate. "Questo Paese si merita una vera scelta nelle prossime elezioni – ha detto ancora Trudeau – ed è diventato per me chiaro che se devo combattere battaglie interne non posso essere l'opzione migliore in queste elezioni". "Sono un combattente, ogni fibra del mio corpo mi ha sempre detto di combattere perché ho enormemente a cuore i canadesi", ha proseguito. Ed alla domanda perché abbia deciso oggi di fare un passo indietro, il leader canadese ha ripetuto di "non essere qualcuno che si ritira facilmente da una battaglia", ma di essere "sempre mosso dall'amore per il Canada" e quindi dalla necessità di permettere che il partito scelga qualcuno in grado di vincere le elezioni. "Abbiamo bisogno di una visione ambiziosa, ottimistica del futuro e Pierre Poilievre non la offre", ha aggiunto riferendosi al leader dei conservatori, che i sondaggi al momento danno 20 punti avanti a lui. "Bloccare la lotta contro il cambiamento climatico non ha senso", ha detto ancora riferendosi ad altri punti del programma del conservatore di cui ha anche criticato il fatto che "attacca i giornalisti". "Non è quello di cui hanno bisogno adesso i canadesi". "Il Partito liberale del Canada è un'istituzione importante della storia e della democrazia del nostro Paese. Un nuovo premier e leader del partito porterà avanti i suoi valori e ideali nelle prossime elezioni", ha detto ancora Trudeau dicendosi "ansioso di vedere il processo svolgersi nei prossimi mesi". Con questa mossa, Trudeau ha evitato di dover affrontare, nella riunione nazionale del partito fissata per mercoledì, l'opposizione e le richieste di dimissioni da parte dei colleghi di partito.  Nei mesi scorsi, il premier canadese – che dal primo gennaio ha assunto la presidenza del G7 – ha ripetuto più volte di voler essere lui a guidare i Liberali nelle elezioni, fissate per il prossimo ottobre, contro i conservatori di Poilievre. Ma il premier liberale, che da tempo fa i conti con una grave crisi di popolarità, fronteggiava da mesi una rivolta all'interno del partito, culminata a dicembre con le dimissioni della vice premier e ministra delle Finanze Chrystia Freeland, che con una lettera pubblicata sui social ha giustificato la mossa con divergenze di vedute sul modo di affrontare la "grave" minaccia della politica dei dazi di Donald Trump. Nella conferenza stampa di oggi, Trudeau ha detto che Freeland è stata per quasi 10 anni "un'incredibile" alleata e che avrebbe preferito che non lasciasse il governo ma lei "ha scelto diversamente".   —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

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