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(Adnkronos) – "E' arrivato il sindaco". Tony Effe è salito così sul palco del Palaeur di Roma per il concerto di Capodanno , indossando la fascia tricolore. “Non so come ringraziarvi, è stato un anno pieno di impegni. Ultimamente – ha detto l'artista – non sono stato troppo bene per queste critiche, ma abbiamo le spalle larghe. È stato un capodanno organizzato all’ultimo e vi ringrazio per essere qui”.  Subito dopo essersi tolto la fascia ha iniziato a cantare, in duetto con Side Baby. "Voglio un casino da tutte le donne e ho detto donne. Sono contento che molte stiano dalla mia parte. Mi inchino anche alle mamme, un applauso a tutte le mamme, anche se la mia non è venuta stasera”, ha detto l'artista che, arrivata la mezzanotte, ha detto: “È stato un anno fantastico, ringrazio tutti voi, la mia ragazza Giulia e il mio staff”. Poi il bacio alla sua fidanzata Giulia de Lellis. A questo punto è sceso in platea a dare il cinque ai fan: "Voleteve bene mi raccomando”, ha detto. A esibirsi sul palco con Tony Effe Lazza e Capo Plaza: “Buon anno Roma, ci vediamo a febbraio, buon anno”, ha detto lasciando il palco. "Ci siamo, Roma, fatevi sentire". Con queste parole Sick Luke ha inaugurato il suo dj set al concerto di Capodanno di Roma poco prima delle 22.  Subito dopo a salire sul palco Naska: "Ciao Roma, tocca a me aprire le danze", ha detto intonando '7 su 7' al quale seguiranno altri 5 brani. “Se bevete, Non guidate, salvate la patente", ha detto lasciando il palco. Guest a sorpresa della serata Bello Figo che sul palco del Palaeur ha portato la sua 'Pasta con tonno'. "Contentissimo di essere qua a martellare con voi all’ultimo dell’anno, grazie a Tony e a tutti voi", ha detto l'artista, capello biondo ossigenato, maglia arancione fosforescente e pantalone effetto serpente.  Luci abbassate e sul palco riappare Side Baby, componente della Dark Polo Gang, in look total black:“Mio fratello Tony ha organizzato questa roba per fare un c…o di casino, voglio sentirvi”!.  "Noi siamo dalla parte di Tony Effe, perché censurandolo si impedisce all’artista di esprimersi” dicono Michele, Lorenzo, Edoardo e Matteo che hanno tutti tra i 18 e i 19 anni e vengono da Viterbo. “Al sindaco Gualtieri diremmo di ricordarsi che è il pubblico che sceglie, e noi scegliamo di essere qui al Capodanno di Tony”, aggiungono. Sul prezzo del biglietto, i ragazzi sono soddisfatti: “Certo fossero stati 40 o 50 euro saremmo rimasti a casa con gli amici, ma per 10 euro si può fare”. “Siamo qui per fare una cosa diversa, rispetto al veglione classico con amici o familiari”, dice la signora Giulia, 65 anni, in compagnia della figlia trentenne Azzurra. “Sui testi sessisti, sto con Gualtieri – prosegue – ma non sarà questa polemica a cambiare la testa delle nuove generazioni. Fare un dramma per una questione del genere mi sembra esagerato, soprattutto in questo contesto mondiale”. Sulla location, Angelica e la madre sono contente: “Al circo Massimo saremmo dovute stare in piedi e al freddo. Qui siamo sedute e al caldo, molto meglio”, concludono. “Della polemica sui testi di Tony Effe non ce ne importa nulla. Noi ascoltiamo la sua musica. E anche le ragazze nostre coetanee se lo sentono e lo cantano, non interessano ste cose”, dicono Ermes, Giuseppe e Francesco, tutti 17enni di Roma. “L’alternativa a venire qui stasera era la discoteca oppure organizzare una festa da qualche parte, ma qui è più figo”, aggiungono. “Per noi è un evento che passeremo con i nostri figli”. Valerio e Paola, siciliani di origine ma che vivono a Roma da tempo, hanno accompagnato i figli Davide e Giulia al concerto. “Sono convinta che i miei figli siano abbastanza maturi e sappiano distinguere la vita dalle canzoni” dice Paola, mente il marito ammette, “non conosco una canzone di questo qui, anche se i ragazzi hanno provato a spiegarmi i testi”. “Di certo sarà interessante e divertente vedere le loro facce all’uscita”, dice scherzando Davide. Sulla mancata presenza al circo Massimo, secondo Valerio “è giusta la richiesta di censura da parte di Gualtieri, visto che si trattava di soldi pubblici, ma di certo ci si poteva pensare prima di fare questa figuraccia”, conclude.  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

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