Tempo di lettura: 2 minuti

(Adnkronos) – La malattia misteriosa che ha colpito la Repubblica Democratica del Congo ha fatto registrare al 16 dicembre 891 casi segnalati, con 48 morti. Questo il bilancio, aggiornato oggi dall'Organizzazione mondiale della sanità che – sulla base dei test condotti su 430 campioni, risultati positivi a malaria e virus respiratori comuni (influenza A/H1N1 – pdm09, rinovirus, Sars-CoV-2, coronavirus umani, virus parainfluenzali e adenovirus umano) – avanza questa ipotesi sulle cause all'origine della patologia: "Una combinazione di infezioni respiratorie virali comuni e stagionali e malaria falciparum, aggravata da malnutrizione acuta, ha portato a un aumento di infezioni gravi e decessi, colpendo in modo sproporzionato i bambini di età inferiore ai 5 anni".  "Ulteriori test di laboratorio sono in corso", aggiunge l'Oms che dall'8 dicembre, data del precedente bollettino, conta altri 485 casi sospetti e 17 nuove morti. Relativamente a queste ultime, l'agenzia ginevrina precisa che "il numero settimanale di decessi segnalati è rimasto relativamente stabile". Per l'Oms l'epidemia "evidenzia il grave onere delle comuni malattie infettive (infezioni respiratorie acute e malaria) in un contesto di popolazioni vulnerabili che affrontano un'insicurezza alimentare, e sottolinea la necessità di rafforzare l'accesso all'assistenza sanitaria e di affrontare le cause della vulnerabilità, in particolare la malnutrizione, dato il peggioramento dell'insicurezza alimentare". "Il livello di rischio complessivo per la salute pubblica per le comunità colpite è valutato come elevato", rimarca l'Oms, mentre "a livello nazionale il rischio è considerato basso a causa della natura localizzata dell'evento", anche se "molte altre aree della Rdc stanno assistendo a livelli crescenti di malnutrizione e ciò che è stato osservato a Panzi", la zona sanitaria interessata dalla malattia, "potrebbe accadere anche altrove nel Paese". L'agenzia delle Nazioni Unite per la sanità conferma, infine, che "a livello regionale e globale il rischio rimane basso in questo momento". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.