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(Adnkronos) – Malore in campo per Edoardo Bove, durante Fiorentina-Inter. La partita di Serie A iniziata alle 18 è stata sospesa e quindi rinviata dopo che il calciatore si è accasciato a terra all'improvviso, al minuto 17. Provvidenziale l'immediato intervento del suo compagno Cataldi che ha spostato la lingua di Bove scongiurando i rischi di soffocamento. In campo ci sono stati momenti concitati, con i giocatori in lacrime: Bove è stato portato in barella verso l’ambulanza presente a bordo campo e quindi trasferito all'ospedale di Careggi. Secondo quanto apprende l'Adnkronos, all'arrivo in ospedale Bove respirava autonomamente con battito cardiaco. Il calciatore, inizialmente non cosciente, ha ripreso conoscenza. In ospedale sono arrivati l'allenatore della Fiorentina Raffaele Palladino e i dirigenti del club viola, in contatto con il presidente Rocco Commisso. All'ospedale anche il papà, la ragazza del giocatore e la sindaca di Firenze, Sara Funaro. Quindi, sono giunti anche i calciatori viola, compagni di squadra di Bove. Tra questi Biraghi, Martinez Quarta, Mandragora, Terracciano e Ranieri.  Intorno al minuto 17, Bove è crollato a terra mentre si stava allacciando gli scarpini durante una pausa di gioco. I suoi compagni si sono subito avvicinati e hanno provato e rianimarlo, prima dell'intervento dei sanitari. Poi, tutti i calciatori in campo si sono stretti intorno a lui per formare un cordone e impedire alle telecamere di riprendere la scena. La gara è stata immediatamente sospesa e tanti calciatori sono usciti dal campo in lacrime.  L'arbitro Doveri ha mandato tutti negli spogliatoi e la Lega Serie A ha fatto sapere che la gara è stata "sospesa per emergenza medica" e quindi rinviata.  Bove, come documentano le immagini, dopo essersi allacciato gli scarpini si rialza e compie alcuni passi: quindi, crolla a pochi metri dalla panchina dell'Inter. Dumfries, vicino a lui in campo, è il primo ad accorgersi della gravità della situazione. Quindi, Cataldi si fionda sul compagno e interviene prontamente: gira la testa di Bove e sposta la lingua. Una manovra tempestiva e provvidenziale compiuta dall'ex centrocampista della Lazio. Come Bove, talento del vivaio della Roma, anche il 30enne è nato nella capitale e proprio come Bove sta vivendo una stagione da protagonista lontano da Roma, dopo aver lasciato la squadra del cuore.  La drammatica vicenda di Bove ricorda quella che nella scorsa stagione ha avuto protagonista Ndicka, difensore della Roma crollato a terra nel match sul campo dell'Udinese lo scorso 14 aprile. Il match è stato sospeso al 73' sul risultato di 1-1 e completato il 26 aprile. Gli esami hanno scongiurato problemi cardiaci per Ndicka, che si è accasciato per uno pneumotorace. Il difensore ha recuperato dal malore e dopo la convalescenza ha ripreso il proprio posto in squadra.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

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