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Gigi D’Alessio continua a infiammare il Palaflorio di Bari con la seconda delle tre date che permetteranno al pubblico barese di abbracciare il celebre cantautore partenopeo, in tour nei palazzetti d’Italia con la nuova tournée invernale, il suo “Gigi Palasport”.

Ai concerti andati in scena il 20 e ieri sera 22 novembre, se n’è aggiunto un altro, che consentirà a Gigi di tornare nella città capoluogo di regione il prossimo 9 dicembre, sempre al Palaflorio in modo da accontentare i tanti fan che non sono riusciti ad accaparrarsi il biglietto per le prime date: «È sempre bello incontrare il pubblico – ha commentato l’autore di “Non mollare mai”- con loro c’è sempre uno scambio di energia, abbiamo un rapporto “di famiglia” che è cresciuto e cresce ogni giorno, un aggiornamento d’affetto come si fa con le app del telefonino.
In scaletta, sono stati inseriti una ventina brani e non sono mancati quelli più amati che hanno raccontato trent’anni di successi che sono andati ben oltre i confini di Napoli, da “Non dirgli mai”, a “Non mollare mai”, da “Il cammino dell’età” a “Mon amour”, da “Quanti amori” a “Como suena el corazon”, senza dimenticare “Una magica storia d’amore”, “Un nuovo bacio”, “Annarè” e tanti altri ancora.
«Racchiudere in una scaletta 30 anni di canzoni, il cui filo rosso è sempre l’amore, e di vita mia non è facile. Ogni volta
è come sfogliare l’album fotografico Gigi ha un repertorio immenso e nei suoi concerti cerca di accontentare tutti, soprattutto chi lo segue da sempre. Tantissimi durante le più di due ore di concerto sono stati i cori e le interazioni con il pubblico e Gigi non si sottrai mai. Nela performance di ieri è stato dato naturalmente spazio al suo ultimo disco “Fra”, come “Io Vorrei 2024” e “Senza tuccà” che hanno subito conquistato il pubblico del palazzetto sold out anche per questa data. Fra sta per Francesco, il figlio, a cui ha dedicato anche una canzone.
Il questo tour Gigi D’Alessio – è accompagnato da grandissimi musicisti: Alfredo Golino alla batteria, Roberto D’Aquino al basso, Pippo Seno e Ciro Manna alle chitarre, Checco D’Alessio alle tastiere, Lorenzo Maffia al piano e Max D’Ambra.

A chi gli chiede una canzone che lo rappresenta, il cantautore partenopeo ne cita due: «“Non dirgli mai”, canzone che mi ha portato per la prima volta a Sanremo e che mia aperto le porte del mondo, e “Annarè”, scritta in lingua napoletana». Una lingua la cui diffusione è sempre più ampia: «Oggi tutta l’Italia capisce e canta la lingua napoletana e questo è motivo di orgoglio, mi fa sentire libero di aprire il cuore ed esprimermi come meglio posso. E diciamolo: mi rende la vita più facile quando devo scrivere».

Foto di Amanda Lacalendola (riproduzione riservata)

 

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.