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Venerdì 15 novembre al Multicinema Galleria di Bari, allo spettacolo delle 20,45, saranno ospiti in sala il regista Michele Placido, e gli attori Fabrizio Bentivoglio e Federica Luna Vincenti, per presentare il film «Eterno visionario», incentrato sulla vita pubblica e privata di Luigi Pirandello: interverranno in due momenti, per il saluto iniziale e al termine della proiezione, per il dibattito con il pubblico. Il lungometraggio, nelle sale dal 7 novembre, è stato proiettato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, ed è distribuito da 01 Distribution. Nel cast del film anche Valeria Bruni Tedeschi, Giancarlo Commare, Michelangelo Placido, con la partecipazione straordinaria di Ute Lemper. In treno verso Stoccolma, dove riceverà il premio Nobel per la letteratura, Luigi Pirandello rivive il fascino e la magia dei personaggi che hanno popolato la sua vita e ispirato la sua arte. Davanti al suo sguardo passano i fantasmi di un’intera esistenza: la follia della moglie, incapace di comprendere e accettare la scelta di vita di un artista predestinato; il burrascoso legame con i figli, schiacciati dal genio paterno e per questo incapaci di volare con le proprie ali; il controverso rapporto con il fascismo; lo scandalo del suo teatro, sovversivo e troppo moderno per il perbenismo borghese; il sogno di un amore assoluto per Marta Abba, la giovane attrice eletta a sua musa ispiratrice in un’inestricabile compenetrazione fra arte e vita. Eterno Visionario racconta infatti una fase della vita di Pirandello per rivelarne il mondo emotivo, l’umanità, le passioni, le ossessioni e l’esistenza più intima intrappolata fra l’amore dirompente e impossibile per Marta e il burrascoso rapporto con la dolorosa malattia della moglie Antonietta. Un racconto emozionante che si dipana fra Roma, la Stoccolma dei Nobel, la Berlino dei cabaret e di Kurt Weill, la Sicilia arretrata degli zolfatari e degli arcaici paesaggi. Per restituire il ritratto autentico e vivido, il tormento e la forza di un artista immenso, un implacabile, eterno visionario: un genio capace di trasformare in arte la propria infelicità.