Tempo di lettura: 2 minuti

“Conciati per le feste, il nuovo tour di Vinicio Capossela. Arriva a Molfetta il 17 novembre in esclusiva regionale, per presentare sul palco dell’Eremo club il nuovo album SCIUSTEN FESTE N. 1965. Prodotto per La Cupa da Vinicio Capossela e Asso Stefana, registrato tra il 2020 e il 2021 insieme alla storica band del cantautore, SCIUSTEN FESTE N.1965 racchiude quindici canzoni tra riscritture, rivisitazioni e reinterpretazioni di standard natalizi e tre brani inediti, con la partecipazione di alcuni ospiti speciali come Marc Ribot, Greg Cohen, Mikey Kenney, Vincenzo Vasi e le Sorelle Marinetti.  Sono canzoni che danno spazio all’anima della festa, ai trambusti, agli abbracci, alle lacrime, alle redenzioni, alle rivoluzioni, alle ribellioni, ai trabocchi e agli sgambetti della stagione in cui si sospende il tempo dell’utile. Il tempo del lutto, il tempo della morte e della rabbia, per recuperare sotto la tenda di Achille, mentre fuori infuria la battaglia, quel senso di comunità, di gioco e di festa, che è una delle più feconde espressioni dell’umano – racconta Capossela –  ci sono riscritture, rivisitazioni e reinterpretazioni di standard natalizi, brani inediti, luna park, danze di ossa, raffiche di spumante e swing italo-americano, Tanzlieder da umanità pangermanica, inni, feste e guastafeste, senza dimenticarci di Erode, perché non bisogna dimenticarsi del male nemmeno quando è occultato dai rassicuranti giorni del presepe. E tutto finisce in coriandoli come quelli che compongono la scritta del titolo che sta al collo del cane da circo in copertina, che fatica a stare in equilibrio. Ed è fatta di coriandoli anche la preziosa strenna in ghost track, la traccia fantasma che arriva a salone vuoto. In SCIUSTEN FESTE N. 1965 tre brani inediti (il primo singolo estratto Voodoo Mambo, Sciusten feste n.1965 e Il guastafeste) affiancano dodici canzoni d’importazione che, per assonanze diverse, per Capossela hanno a che fare con la festa: c’è lo swing alla Louis Prima, il folklore italo-americano di Lou Monte e Nick Apollo Forte, gli inni presbiteriani, le fantasmagorie fiabesche, pezzi festivi e digestivi, marimbe di ossa, ottoni e vibrafòni. C’è la doppia ancia dei sassofoni, l’organo Farfisa, la chitarra a pancia grossa, il contrabbasso degli Aristogatti, i tamburi forsennati, i cori, gli inni e le campanelle. Il disco ha una storia lunga che risale al 1999, anno in cui Capossela ha fatto il primo concerto per le feste al Fuori Orario, locale storico affacciato ai binari della ferrovia a Taneto di Gattatico. Da allora, ha continuato ogni dicembre a dare vita a concerti strabordanti, che hanno glorificato la festa e l’hanno realizzata. Concerti grazie ai quali si è creata una comunità e una tradizione: il Natale al Fuori Orario.

 

Oreste Roberto Lanza

Oreste Roberto Lanza è di Francavilla Sul Sinni (Potenza), classe 1964. Giornalista pubblicista è laureato in Giurisprudenza all’Università di Salerno è attivo nel mondo del giornalismo sin dal 1983 collaborando inizialmente con alcune delle testate del suo territorio per poi allargarsi all'intero territorio italiano. Tanti e diversi gli scritti, in vari settori giornalistici, dalla politica, alla cultura allo spettacolo e al sociale in particolare, con un’attenzione peculiare sulla comunità lucana. Ha viaggiato per tutti i 131 borghi lucani conservando tanti e diversi contatti con varie istituzioni: regionali, provinciali e locali. Ha promozionato i prodotti della gastronomia lucana di cui conosce particolarità e non solo.