Tempo di lettura: 1 minuto

(Adnkronos) – "La campagna 'Voci di pancia' si rivolge prima di tutto ai pazienti affetti da colite ulcerosa, circa 150mila cittadini italiani. E' una patologia cronica dalla quale non si guarisce, è caratterizzata da una disabilità non visibile. Sintomi molto difficili da raccontare. La campagna è rivolta in primo luogo proprio ai pazienti che spesso si auto isolano, non raccontando la propria malattia. Questo genera stigma. In secondo luogo è rivolta a chi la malattia non ce l'ha, quindi serve a far capire qual è il disagio che colpisce queste persone". Così Salvo Leone, direttore generale di Amici Italia e chairman Efcca, European Federation of Crohn's & Ulcerative Colitis Associations), in occasione della presentazione, oggi a Milano, della campagna di sensibilizzazione 'Voci di Pancia', promossa da Lilly con il patrocinio di Amici Italia, Ig-Ibd e Efcca per rompere il muro dell'imbarazzo, promuovere un dialogo aperto sulla colite ulcerosa. "Abbiamo messo a punto un decalogo – sottolinea Leone – che serve a facilitare la comunicazione tra il paziente e il professionista della salute che si prende cura di lui o di lei. Poi abbiamo realizzato un 'Diario delle emozioni', nel quale il paziente può trovare delle storie di persone con la stessa patologia che possono costituire una sorta di esempio positivo, comunque fonte di ispirazione, e nel quale il paziente può raccontare le proprie esperienze e può scrivere le proprie passioni. Infine abbiamo realizzato una 'media conversation guide' rivolta ai giornalisti, non perché non sappiano comunicare, ma semplicemente perché volevamo che i giornalisti avessero uno strumento che indicasse quali sono i temi e i termini nei quali il paziente più si riconosce", conclude. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.