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Il 6 ottobre la radio ha compiuto 100 anni. Sabato 9 novembre alle 10, al Must di Lecce si tiene l’incontro “100 anni della radio. Origini, trasformazione in broadcast e rivoluzione digitale” per ripercorrere un secolo di informazione, intrattenimento ed emozioni che hanno accompagnato la storia del Paese, dai grandi eventi storici alle trasformazioni sociali e politiche, con uno sguardo al futuro di un mezzo che, come altri, ha raccolto la sfida lanciata dalle innovazioni tecnologiche e digitali. Se ne parla con Stefano Cristante, docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi dell’Università del Salento, Gianni Di Giuseppe, docente di “Giornalismo radiofonico” dell’Università “La Sapienza” di Roma e autore del volume “La radio in Italia 1924-2024. Fatti, personaggi e trasmissioni” edito da Espera, Luca Bandirali, docente di Scienze dello spettacolo e della produzione audiovisiva dell’Università del Salento, Gaetano Prisciantelli, giornalista del TgR Puglia, Katia Perrone, giornalista di Radio Norba. Modera Laura Casciotti, giornalista di quiSalento. Negli anni i mezzi e i linguaggi si sono moltiplicati, ma la radio è rimasto un mezzo di comunicazione tra i più flessibili, capace di resistere e reinventarsi con l’avvento del digitale, del web e dei podcast, grazie ai quali sta vivendo un momento di grande rinascita, non solo dal punto di vista dell’intrattenimento ma anche nel campo del giornalismo radiofonico. L’incontro è valido per la formazione continua dei giornalisti (4 crediti deontologici).

 

Oreste Roberto Lanza

Oreste Roberto Lanza è di Francavilla Sul Sinni (Potenza), classe 1964. Giornalista pubblicista è laureato in Giurisprudenza all’Università di Salerno è attivo nel mondo del giornalismo sin dal 1983 collaborando inizialmente con alcune delle testate del suo territorio per poi allargarsi all'intero territorio italiano. Tanti e diversi gli scritti, in vari settori giornalistici, dalla politica, alla cultura allo spettacolo e al sociale in particolare, con un’attenzione peculiare sulla comunità lucana. Ha viaggiato per tutti i 131 borghi lucani conservando tanti e diversi contatti con varie istituzioni: regionali, provinciali e locali. Ha promozionato i prodotti della gastronomia lucana di cui conosce particolarità e non solo.