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(Adnkronos) – "Il bimekizumab è un anticorpo monoclonale che lega due fattori infiammatori fondamentali per lo sviluppo della malattia, interleuchina 17 A ed F. E' stato approvato finalmente anche per l'artrite psoriasica, quindi ora possiamo bloccare la progressione da psoriasi ad artrite utilizzando un solo farmaco che blocca due fattori infiammatori". Così Antonio Costanzo, professore di Dermatologia presso Humanitas university e responsabile dell'Unità operativa di Dermatologia presso Humanitas Research Hospital, a margine dell'evento con il quale Ucb ha dato l'annuncio del via libera di Aifa all'estensione della rimborsabilità in Italia di bimekizumab per l'artrite psoriasica attiva, dopo quella ottenuta nel marzo 2023 per la psoriasi a placche da moderata a severa.  "Nella maggioranza dei casi la diagnosi di psoriasi è semplice. In Italia circa il 3% della popolazione è affetta da questa malattia, un dato che comprende sia le forme lievi e le forme severe – spiega Costanzo – I segni tipici della psoriasi sono la comparsa di chiazze rosse e infiammate in qualunque area del corpo, con aspetto eritematoso e desquamazione in superficie. Questa è la tipica placca psoriasica, localizzata soprattutto su gomiti, ginocchia e cuoio capelluto". "Grazie ai farmaci biologici, come dermatologi, adesso possiamo prevenire nelle persone con psoriasi lo sviluppo dell'artrite psoriasica. Sappiamo che, se trattiamo tempestivamente la malattia psoriasica con farmaci biologici, questi pazienti hanno una protezione superiore al 90% relativamente allo sviluppo di artrite. Vuol dire che, se i pazienti con malattia psoriasica non trattati hanno un rischio del 30% di sviluppare in seguito l'artrite, con un farmaco biologico hanno un rischio inferiore al 3%", conclude lo specialista.  —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

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