Tempo di lettura: 2 minuti

(Adnkronos) – "Cliffhanger" avrà un secondo capitolo ma Sylvester Stallone non vestirà di nuovo i panni di un soccorritore di montagna. A 31 anni dall'uscita di "Cliffhanger – L'ultima sfida" (1993), diretto da Renny Harlin, il reboot del film d'azione si gira senza il 78enne attore. Stallone era stato annunciato l'anno scorso come protagonista della rivisitazione, ma da allora ha abbandonato il progetto, così come il regista precedentemente annunciato Ric Roman Waugh. Grazie a una revisione della sceneggiatura, l'attrice Lily James assumerà il ruolo di protagonista, ha anticipato la rivista "Variety". Pierce Brosnan sarà il co-protagonista e Jaume Collet-Serra sarà il regista. Le riprese sono in corso in Austria (poi si sposteranno nelle Dolomiti) con un cast di supporto di tutto rispetto, tra cui: Nell Tiger Free, Franz Rogowski, Shubham Saraf, Assaad Bouab, Suzy Bemba ("Poor Things") e Bruno Gouery, protagonista del successo di Netflix "Emily in Paris".  La nuova sceneggiatura è basata su una storia di Ana Lily Amirpour. Alcuni addetti ai lavori hanno descritto il progetto come una rivisitazione di "Die Hard" nella versione padre-figlia. Brosnan interpreterà l'esperto alpinista Ray Cooper, che gestisce uno chalet di lusso nelle Dolomiti insieme alla figlia Sydney. Durante un weekend in compagnia del figlio di un miliardario, i due vengono presi di mira da una banda di rapitori. Naomi (Lily James), la figlia di Ray, ancora tormentata da un passato incidente di arrampicata, assiste all'attacco e fugge. Per salvare la sua famiglia, deve affrontare le sue paure e lottare per la sopravvivenza.  "Girare il nostro film sulle Dolomiti con telecamere di grande formato era indispensabile per mostrare la portata e le dimensioni della storia che stiamo raccontando. Porteremo al pubblico un'esperienza teatrale davvero emozionante e viscerale", ha dichiarato il regista Jaume Collet-Serra. "Lily James, in particolare, si è impegnata al massimo per questo ruolo, facendo un vero e proprio allenamento e imparando ad arrampicarsi. La sua dedizione ci ha permesso di catturare alcune riprese incredibili che non avremmo potuto ottenere altrimenti, e l'intera troupe è entusiasta del suo impegno". —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.