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(Adnkronos) – Attacchi aerei israeliani hanno colpito le filiali della banca al-Quard al-Hassan, accusata di finanziare Hezbollah, nella tarda serata ieri e nelle prime ore di stamattina, nel tentativo di ridurre la capacità del Partito di Dio di finanziare le operazioni militari. Sono stati segnalati almeno 11 attacchi nella periferia meridionale di Beirut, mentre altri attacchi si sono verificati nel Libano meridionale e nella regione nord-orientale della valle della Beqaa, tutte roccaforti di Hezbollah, con i civili in preda al panico che cercavano di mettersi al riparo. Ieri sera Israele aveva dichiarato di voler lanciare una campagna contro le reti di finanziamento di Hezbollah, intimando ai civili di allontanarsi da qualsiasi struttura di al-Qard al-Hassan. "Colpiremo molti siti nelle prossime ore e altri siti durante la notte. Nei prossimi giorni, riveleremo come l'Iran finanzia l'attività terroristica di Hezbollah usando istituzioni e associazioni civili come copertura", ha detto ieri sera il portavoce dell'Idf, il contrammiraglio Daniel Hagari.  
Centinaia di residenti di Beirut sono fuggiti dalle loro case mentre le esplosioni risuonavano in tutta la capitale libanese, anche nei pressi dell'aeroporto internazionale di Beirut, adiacente al sobborgo meridionale di Beirut noto come Dahiyeh, considerato il quartier generale di Hezbollah. L'Unifil ha intanto dichiarato al Jerusalem Post che le notizie secondo cui i terroristi di Hezbollah pagherebbero i dipendenti per utilizzare le loro sedi in Libano sono false.  In precedenza il quotidiano israeliano Israel Hayom aveva riferito che i militanti di Hezbollah catturati dall'Idf nel Libano meridionale hanno rivelato che il gruppo ha pagato il personale dell'Unifil per utilizzare le sue basi per le operazioni.  Secondo il rapporto, Hezbollah avrebbe anche preso il controllo delle telecamere di sicurezza dell'Unifil nei complessi militari vicino al confine con Israele e le avrebbe utilizzate. "E' difficile dire esattamente come sarà" l'attacco di Israele all'Iran e come Teheran risponderà, ha dichiarato intanto il Segretario alla Difesa Usa Lloyd Austin in visita in Ucraina. Ribandendo l'impegno americano a una de-escalation, Austin ha affermato che "alla fine, questa è una decisione israeliana". Tra l'altro, ha aggiunto, "potrebbe essere diverso come gli israeliani credono che la risposta sia proporzionata e come la percepiscono gli iraniani". Incontrando i giornalisti in Ucraina, il capo del Pentagono ha sottolineato che come americani "faremo, continueremo a fare tutto il possibile per ridurre le tensioni e, si spera, far sì che entrambe le parti inizino a de-escalation. Poi vedremo cosa succederà". Circa 25 razzi sono stati lanciati dal Libano verso la Galilea. Lo riferisce l'Idf, precisando che alcuni dei razzi sono stati intercettati dalle difese aeree e altri sono caduti nella zona. Non ci sono segnalazioni di feriti. L'attacco ha fatto suonare le sirene a Ma'alot-Tarshiha, Sakhnin, Karmiel e in diverse altre città. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

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