Tempo di lettura: 1 minuto

(Adnkronos) – L'ex cantante degli Iron Maiden Paul Di'Anno, all'anagrafe Paul Andrews, noto soprattutto per essere stato il frontman della rock band britannica dal 1978 al 1981 grazie alla potenza della sua voce blues, è morto all'età di 66 anni nella sua casa di Salisbury, nel Wiltshire (Inghilterra sud occidentale). L'annuncio della scomparsa è stato dato oggi dalla famiglia con un comunicato diffuso da Conquest Music. Nato a Chingford, nell'area est di Londra, il 17 maggio 1958, Paul Andrews era salito alla ribalta come cantante della band heavy metal inglese Iron Maiden nel 1978, tre anni dopo la nascita della formazione per iniziativa del bassista Steve Harris. Ha cantato nel loro rivoluzionario album di debutto "Iron Maiden" del 1980 e nell'influente album successivo "Killers" del 1981, prima di essere sostituito dall'attuale cantante Bruce Dickinson. Di'Anno venne allontanato dalla band a causa dei problemi derivati dall'abuso di droga e alcool.  Dopo aver lasciato gli Iron Maiden, Paul Di'Anno ha avuto una lunga e movimentata carriera discografica con i Gogmagog, Battlezone e Killers, oltre a numerose pubblicazioni da solista e apparizioni come ospite. Nonostante negli ultimi anni sia stato tormentato da gravi problemi di salute che lo hanno costretto a esibirsi su una sedia a rotelle, ha continuato a intrattenere i suoi fan in tutto il mondo, totalizzando oltre 100 concerti dal 2023. Il suo primo album retrospettivo della carriera, The Book of the Beast, è stato pubblicato nel settembre scorso e contiene i brani più importanti della sua carriera. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.