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(Adnkronos) – Il taglio delle tasse per i redditi medio-bassi, gli incentivi nelle aree svantaggiate, gli sconti per le famiglie numerose, il bonus bebè e il bonus indigenti, accanto al contributo da 3,5 miliardi di euro da banche e assicurazioni, il tetto agli stipendi dei manager delle partecipate, la stretta su Bitcoin e web tax. La manovra Robin Hood approvata dal governo guarda soprattutto a lavoratori e famiglie e chiede un sacrificio ai settori che hanno maggiormente beneficiato della congiuntura economica. La voce più grande delle risorse arriva però dai compiti fatti a casa: lo spazio fiscale da 18 miliardi di euro emerso grazie ad una gestione prudente dei conti e tagli ai ministeri pari al 5%, Sanità esclusa. Se poi l'adesione al concordato preventivo biennale rispondesse alle più rosee aspettative si potrebbe mettere mano all'alleggerimento fiscale per il cosiddetto ceto medio che non ha beneficiato né del taglio del cuneo fiscale né dell'accorpamento delle prime due aliquote Irpef. "Non ci saranno nuove tasse, mi dispiace deludere le attese. I sacrifici? Li fanno le banche, le assicurazioni e le strutture dei ministeri“, sottolinea il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti in conferenza stampa congiunta con il viceministro Maurizio Leo. "I pescatori e gli operai saranno contenti dopo questa legge di Bilancio – dice – un po' meno le banche". E aggiunge: "C’è chi lo chiama extraprofitto o contributo, io lo chiamo sacrificio. Ora penso sia chiaro quello cosa intendevo quando ho usato questo termine, di cui si è abusato in queste settimane da parte dell’opposizione. Mi spiace per loro, ma ora diventa intellegibile a tutto il popolo italiano”. La tagliola interessa poi le operazioni in criptovalute e le multinazionali del web che al momento hanno portato nelle casse dell'Erario (dato 2022) un mini gettito da 390 milioni l'anno rispetto alla valanga di utili macinati. “Prevediamo un aumento della ritenuta dal 26% al 42%” sulle plusvalenze da bitcoin, ha detto il viceministro Leo. Sui colossi tech invece il governo elimina il tetto dei ricavi a 750 milioni di euro e la soglia di fatturato prodotto in Italia, estendendo a tutti l'imposta sui ricavi dai servizi digitali. Giorgetti tiene a chiarire che l'intervento sulle accise è pressoché irrilevante, circa 1 centesimo in più a litro. "Sulle accise avevamo detto che è un allineamento, quindi ci sarà, presumo, una riduzione della benzina e un aumento del gasolio. Facciamo un test in sala: chi ha la macchina a benzina, chi a gasolio? Io ce l’ho a gasolio, pagherò un centesimo in più a litro, sono disperato è una stangata…”, dice con la consueta punta di ironia. Sul catasto nessuna novità ma si applicano le regole esistenti per fare luce sulle case fantasma. Non si tratta di un "aggiornamento delle rendite catastali ma banalmente quello che già normalmente è previsto per tutti noi, chi ha usufruito del Superbonus deve fare l'aggiornamento delle mappe catastali, per chi non ha mai dichiarato" la casa "andremo con gli strumenti a disposizioni a vedere se esiste e non esiste", spiega il ministro. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)