Tempo di lettura: 1 minuto

(Adnkronos) – Si è concluso con grande successo il Congresso nazionale della società italiana di urologia (Siu), che si è tenuto
lo scorso fine settimana alla Fiera del Levante di Bari. L'evento ha visto la partecipazione di oltre mille urologi provenienti da tutta Italia e dall'estero, confermando l'importanza e l’attrattività del Congresso come punto di riferimento per la comunità urologica. “Un elemento di particolare rilievo di quest’edizione è stata la creazione di un ‘ponte sul Mar Adriatico’, reso possibile dalla partecipazione dei Consoli e dei Presidenti delle società scientifiche urologiche balcaniche – afferma il presidente della Siu, Giuseppe Carrieri – Questo incontro ha rappresentato non solo un momento di aggiornamento scientifico, ma anche un'importante occasione di scambio culturale e di collaborazione tra i professionisti del settore. La Siu è orgogliosa di aver facilitato questo dialogo, sottolineando l'importanza della cooperazione internazionale nella ricerca e nell'innovazione in urologia”. 
Durante il congresso i partecipanti hanno potuto approfondire tematiche cruciali, come lo screening del tumore della prostata, la transizione delle cure e le ultime tecnologie robotiche, grazie agli interventi di esperti di fama internazionale. Le sessioni scientifiche, le tavole rotonde e i workshop hanno offerto opportunità uniche di networking e di condivisione di best practices, contribuendo a una maggiore integrazione delle conoscenze nel campo dell'urologia. Con il saluto del presidente della Siu e il rinnovato impegno verso la comunità scientifica, si è dato appuntamento a tutti i partecipanti per la celebrazione del prossimo Congresso nazionale a Sorrento, nel 2025, auspicando come affermato da Vincenzo Mirone, responsabile ufficio Risorse e comunicazione Siu, “che anche in quell’occasione si possano consolidare le relazioni internazionali, sintetizzare le innovazioni in ambito urologico e continuare a promuovere l’eccellenza italiana nella pratica urologica”. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.