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Sabato 12 ottobre (alle 21) e domenica 13 (alle 19), nell’Auditorium Madonna della Rosa di Molfetta (Viale Papa Giovanni Paolo II, 121), prosegue la prima edizione del festival di teatro e musica «Sarà la musica che gira intorno», una rassegna di spettacoli di musica e teatro con la direzione artistica di Francesco Tammacco, organizzati dalla compagnia «Il Carro dei Comici», insieme alle associazioni «Nasa» e «Angelo Inglese». L’appuntamento è con un’anteprima nazionale: in scena lo spettacolo «Lisistrata», una nuova produzione del Carro dei Comici e dell’associazione culturale «Man Mamma», con Rosa Tarantino, Mariella Parlato, Francesco Tammacco, Isabella Ragno, Michela Diviccaro, Marco Sallustio, Carlo Salvemini, Giovanna Guarino, Enza Labianca, Aurora Piumelli, Valerio Mastropierro (regia di Rosa Tarantino). Biglietto unico a 5 euro, infotel: 339.775.81.73 -340.557.15.27. La commedia è ispirata alla celebre e omonima opera del più grande commediografo di tutti i tempi, Aristofane. L’ambientazione viene spostata a cavallo fra gli anni ’60 e ’70 del ‘900: è lì che si dipana il famoso sciopero al centro della trama (quello del sesso!), il più importante della storia dell’umanità. Tutto questo rimarca la grande attualità della narrazione, nella quale si muovono gli attori: consapevoli che la ricerca della pace può avvenire solo a patto di una coercizione esistenziale che distolga i maschi dal «gioco» più mortale che ci sia, la guerra. La commedia di Aristofane andò in scena ad Atene nel 411 a. C., mentre la guerra con Sparta e la crisi politica attanagliavano la città. A proporre lo sciopero del sesso è l’ateniese Lisistrata, nome parlante che significa proprio «colei che scioglie gli eserciti». Le donne ateniesi, inizialmente titubanti, si lasciano persuadere e alla fine raggiungono il loro obiettivo. Lo stesso avviene a Sparta e nelle altre città: alla fine, gli uomini si sentiranno costretti a firmare un patto di pace, pur di poter tornare alle relazioni intime con le proprie mogli. La comicità di Aristofane è esilarante, provocatoria e paradossale, ma al tempo stesso letterariamente alta e ispirata da un forte ideale antibellico.

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.