Tempo di lettura: 5 minuti

La bellezza magica e ancestrale della Puglia, raccontata dal cortometraggio «CUSSIAH! Il più bell’albero» diretto dal cineasta barese Mimmo Mongelli, sarà al centro degli eventi programmati per il Columbus Day di New York. Dopo averlo annunciato durante le iniziative di Hoboken e Melbourne, giovedì 10 ottobre  verrà presentato il film prodotto da Regione Puglia – «Pugliesi nel mondo», all’Istituto Italiano di Cultura newyorchese, diretto da Fabio Finotti. Il progetto cinematografico è la strada individuata dalla Regione Puglia – Pugliesi nel mondo per raccontare il fenomeno del cosiddetto «turismo delle radici», che valorizza determinate aree italiane poco conosciute e meno sviluppate. Colmando il loro divario di crescita economica in maniera ecosostenibile e nel pieno rispetto della natura rurale dei luoghi. Il 2024 è l’anno individuato dal Ministero degli Esteri per richiamare l’attenzione su questo genere di turismo, affidando al programma «Italea» le manifestazioni relative ai viaggi delle radici, tra cui anche quella ospitante questo progetto cinematografico, con un focus speciale sulla Puglia. Dal 10 al 14 ottobre, «Italea», il programma di promozione del Turismo delle Radici – lanciato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale all’interno del progetto PNRR e finanziato da NextGenerationEU per il periodo 2022-2025 – propone una serie di iniziative che intendono far conoscere il progetto indirizzato agli italiani all’estero (oltre ai loro discendenti), intenzionati a scoprire i luoghi e le tradizioni delle proprie origini. Il film “Cussiah!” è dunque un omaggio alla natura della Puglia, in particolare agli alberi monumentali (faggi, lecci, vallonee ed ulivi), silenziosi guardiani e figure protettrici della nostra vita, disseminati nelle campagne e nelle foreste secolari di una terra che non finisce mai di stupire. Alla natura maestosa si affianca la pietra dei muretti a secco, delle case coloniche, delle caverne, dei trulli e dei pagliari, dei menhir e dei dolmen, quella massiccia o intagliata, quella intonsa o manipolata per centinaia di generazioni dalle genti che ad essa hanno legato la propria esistenza, affidandola all’eternità. I paesaggi rurali e arcaici diventano infine memoria ancestrale delle tradizioni, i miti, le leggende, le storie dei popoli di Puglia, su cui l’umanità ha costruito il proprio sapere più profondo, forse misconosciuto, ma impossibile da annientare, perché molto della conoscenza attuale non può prescindere da esso. Emergono così molti personaggi caratteristici della Puglia: San Michele Arcangelo, il Licantropo, Greguro e Margherita, la Grande Madre, il Cavaliere Templare, il Vampiro, i Monacelli, la Fata della Casa, la Masciara, San Giuseppe da Copertino, il Demonio. E, non ultimi, i propri cari, andati altrove. Le indimenticabili note di uno dei musicisti più importanti dei nostri tempi, René Aubry, si susseguono per tutta la durata del film di Mongelli, suggellando l’amore del compositore francese per la Puglia (che ha scelto questa terra come sua seconda casa) ed accompagnando i mille risvolti di una storia iniziata da molto lontano. Nella trama del film, la giovane neworchese Lu deve realizzare l’ultimo desiderio del padre, pugliese di quinta generazione: dissotterrare la capsula del tempo, che egli ha nascosto 40 anni prima, sotto «il più bell’albero», durante il suo unico viaggio in Puglia. Le circostanze di una morte improvvisa dell’amato genitore, però, lasciano sospesa la indicazione di quale sia «il più bell’albero», custode del prezioso messaggio alla posterità. Così Lu comincia la sua caccia al «tesoro», accompagnata dall’omonima Lucrezia, coetanea, lontanissima parente, e da Ranieri, altro remoto giovane congiunto. Nel corso del viaggio per l’intera regione, da Sud a Nord, le regalità silvane, l’onnipresente presenza lapidea del territorio e del lavoro dell’uomo, nonché i personaggi magici, misteriosi, mitologici delle tradizioni folkloristiche, la scortano in un susseguirsi di eventi inaspettati e coinvolgenti, per un’esperienza indimenticabile, che la impianterà saldamente nelle sue origini paterne, ormai riconosciute pari a quelle altre materne, africane. Il cast internazionale che impreziosisce il lavoro è costituito dalla protagonista Ellie May Todd, oltre a Andrew Shaldon, Mesicret Chimdi Fufa, Rascel Lamera e prestigiosi attori pugliesi, tra cui Alfredo Traversa, Nicola Eboli, Antonella Maddalena, Cinzia Clemente, Ivan dell’Edera, Vito Lopriore; nonché i giovani co-protagonisti Martina Ceglie e Michele Lobaccaro. La sceneggiatura è scritta dallo stesso Mongelli insieme a Salvatore De Mola, direzione della fotografia a cura di Angelo Stramaglia e Michele Di Fonzo, effetti speciali di Antonio Minelli, costumi di Rosa Lorusso, scenografia di Mattia Lorusso, trucchi di Carmen Siena e acconciature di Radu Istudor.La promozione dell’evento newyorkese è affidata al Levante International Film Festival (la responsabile dei rapporti culturali e della comunicazione è Annalisa Adamo), attivo da numerosi anni nel campo della promozione cinematografica attraverso rassegne e kermesse in Italia e all’estero, molte in collaborazione con l’ufficio Pugliesi nel Mondo della Regione Puglia. Come messo in evidenza da Gianna Elisa Berlingerio, Direttora del Dipartimento Sviluppo della Regione Puglia, «l’anno delle radici e il legame forte con le comunità dei Pugliesi del Mondo sono stati fonte d’ispirazione per la realizzazione di questo progetto. Progetto che nasce dall’esigenza e del desiderio di raccontare una Puglia magica e immaginifica che, attraverso i luoghi, le tradizioni e un’ospitalità autentica e capace di far scoprire o riscoprire la profondità dei legami e la voglia di intraprendere un viaggio ‘di ritorno’. Dedicato a tutti i Pugliesi nel Mondo ma anche ai pugliesi di nascita e di adozione, per mantenere viva la conoscenza di ciò che è radicato sotto tutti i più begli alberi di Puglia, che crescono, muoiono o si trasformano rendendo unico questo territorio. Stiamo lavorando moltissimo con la rete dei Pugliesi nel Mondo anche per promuovere e favorire le collaborazioni istituzionali e le relazioni commerciali.  Siamo certi che questo ulteriore tassello possa contribuire a consolidare il percorso di lavoro intrapreso e generare nuove ed interessanti opportunità di crescita per la Regione Puglia».  Ai notevoli risvolti positivi sul piano dello sviluppo e della crescita che il progetto porta in sé si aggiungono le ricadute in termini di valorizzazione e diffusione della memoria collettiva – come sottolinea il Direttore Generale di Pugliapromozione Luca Scandale -, dal momento che «i pugliesi nel mondo rappresentano un punto di riferimento culturale, attraverso il quale continua a viaggiare il patrimonio immateriale pugliese composto da ospitalità, accoglienza, valore dei legami familiari, fede religiosa, insieme alla cucina tipica, all’artigianato ed arte, moda e molto altro. Per assaporare la Puglia, il miglior modo è viaggiare a ritroso, dagli Stati Uniti fino al Tacco d’Italia dove vi accoglierà una terra che sa custodire le sue tradizioni e, al contempo, viaggia velocemente verso il futuro, come locomotiva che traina lo sviluppo del Mezzogiorno d’Italia». Contemporaneamente all’evento si terrà la mostra fotografica intitolata «La Puglia e i suoi musei. Un viaggio sentimentale», dal 7 all’11 ottobre nel Calandra Institute di New York, diretto dal prof. Anthony Tamburri. La presentazione della mostra e dell’omonimo volume pubblicato dalla casa editrice Sfera, con la cura di Anna Lucia Tempesta e Luigi De Luca, rientrante nella collana «Leggi la Puglia» della Presidenza del Consiglio della Regione Puglia con il supporto del Poli Biblio Museali, avverrà il 10 ottobre alle ore 12.

Oreste Roberto Lanza

Oreste Roberto Lanza è di Francavilla Sul Sinni (Potenza), classe 1964. Giornalista pubblicista è laureato in Giurisprudenza all’Università di Salerno è attivo nel mondo del giornalismo sin dal 1983 collaborando inizialmente con alcune delle testate del suo territorio per poi allargarsi all'intero territorio italiano. Tanti e diversi gli scritti, in vari settori giornalistici, dalla politica, alla cultura allo spettacolo e al sociale in particolare, con un’attenzione peculiare sulla comunità lucana. Ha viaggiato per tutti i 131 borghi lucani conservando tanti e diversi contatti con varie istituzioni: regionali, provinciali e locali. Ha promozionato i prodotti della gastronomia lucana di cui conosce particolarità e non solo.