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Presentata oggi, domenica 6 ottobre, a Palazzo Bovara, nell’ambito della Milano Wine Week – la nove giorni dedicata al mondo del vino che prende vita nel capoluogo lombardo dal 5 al 13 ottobre – Wine List Italia 2024: la seconda e rinnovata edizione della prima guida al mondo che celebra e dà voce ai migliori sommelier della ristorazione italiana. Un volume che quest’anno amplia la rosa degli esperti coinvolti – il doppio rispetto all’anno scorso –affidando a 100 TOP sommelier il racconto delle 10 referenze immancabili nella loro carta vini. Un vino per ogni momento, incasellato in 10 distinte categorie: La scelta intelligente, La scoperta del Sommelier, L’annata memorabile, Uno sguardo internazionale, Un assaggio di territorio, Le radici nel calice, Etichetta in rosa, La scelta etica, Un dolce sorso, Il vino al calice. Il risultato è una rassegna che conta 1.000 prestigiose etichette accuratamente selezionate e raccontate, di cui 855 provenienti da ogni angolo del Paese e 145 estere. Un’iniziativa unica nel suo genere che promuove il lavoro del sommelier professionale, esaltando la varietà e l’unicità dei vini di qualità sul palcoscenico nazionale e internazionale. Ad accompagnare la presentazione del volume, una serie di Masterclass esclusive rivolte ai professionisti di settore, firmate da alcune delle Cantine e dei protagonisti del mondo vinicolo – tra cui spiccano gli appuntamenti firmati “Famiglia Cotarella” – e un Walk Around Tasting imperdibile in programma domenica 6 ottobre, in due fasce, dalle 15 alle 21, rivolto agli appassionati e professionisti di settore . “Wine List nasce con questo obiettivo: dare luce al lavoro quotidiano di alcuni dei più importanti sommelier e selezionatori della ristorazione italiana di qualità, che grazie alla Guida, diventano opinion leader riconosciuti dai consumatori e modelli professionali di ispirazione per i giovani apprendisti che si affacciano per la prima volta al mondo della sala”, afferma Federico Gordini, presidente di Milano Wine Week. “Un settore che attualmente vede una carenza di professionisti formati e necessita di nuove leve per tutelare l’avvenire della ristorazione di qualità e, di conseguenza, dei consumi vinicoli. I sommelier sono infatti responsabili di una percentuale che va dal 30 al 50% del fatturato dei ristoranti, il che rende facile intuire quanto il loro ruolo sia determinante per il futuro del settore vinicolo”. Omaggiare i vini iconici che rappresentano l’eccellenza consolidata, dall’altra, è altrettanto importante dare spazio alle piccole perle enologiche che attendono solo di essere scoperte”, spiega l’Head Sommelier Paolo Porfidio, curatore del progetto. “È in questo contesto che il ruolo del sommelier assume una rilevanza centrale. Ci troviamo di fronte a, non più solo un esperto, ma a un vero e proprio Wine Manager e a un comunicatore d’eccezione, capace di bilanciare i grandi classici con proposte innovative e trasformare una semplice degustazione in un’esperienza culturale per il consumatore, che saprà apprezzare appieno le sfumature e comprendere l’importanza di una scelta consapevole e informata”.