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(Adnkronos) –
Chi si spaccia per Giancarlo Giorgetti su Facebook? È la domanda curiosa che serpeggia alla Banca Popolare di Sondrio, dove il ministro dell'Economia ha appena concluso il suo intervento: ha parlato di banche e di come non siano algoritmi ma debbano continuare a finanziare chi rischia e produce. È il momento del confronto, la Sondrio produttiva è lì che ascolta e può commentare. Giorgetti conosce bene il territorio: ha appena finito di lodare l'operosità della Valtellina, che ha saputo sviluppare “una notevole intelligenza prima contadina, poi artigianale, ma anche professionale, creditizia, industriale, ben prima dell'intelligenza artificiale”. A un certo punto, un'imprenditrice prende coraggio e punta il dito contro burocrazia e iper regolamentazione. Le parole curiose : “Ministro, io le scrivo sempre su Facebook…”. Giorgetti, divertito, risponde: “Signora, non so come faccia a parlare con me, io non ho Facebook!”. Silenzio. Risate trattenute. Il ministro svela l'arcano: “È pieno di miei profili falsi. Usano la mia immagine, la mia voce con l'intelligenza artificiale per pubblicizzare prodotti finanziari assurdi. Molti amici mi scrivono: 'Ma cosa ti sei messo a fare?'”. Il pubblico ride, lui scherza. “Partono le denunce, ma non so, andranno in Wisconsin o chissà dove. Però, non producono alcun risultato”. Giorgetti va avanti, risponde nel merito, poi prima di concludere si rivolge ancora all'imprenditrice scherzando: “Comunque poi le spiego come parlare con me senza usare quei profili su Facebook. Non so cosa le rispondono quelli lì… non vorrei che le avessero detto qualcosa di strano”. Le risate aumentano, l'imprenditrice dice che non rispondono: “Ah, non rispondono? Beh, questa è già una fortuna!”, dice Giorgetti divertito. (di Andrea Persili) —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

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