Tempo di lettura: 3 minuti

(Adnkronos) –
Dopo 3 pareggi per 0-0 di fila la Juventus torna a vincere imponendosi per 3-0 sul Genoa, in un match giocato con lo stadio 'Ferraris' a porte chiuse dopo gli incidenti del derby di mercoledì scorso. Si sblocca la Juve e si sblocca Vlahovic, autore della doppietta decisiva a inizio ripresa, al 3' su rigore e al 10'. A calare il tris ci pensa Conceicao, al primo centro con la maglia bianconera, a un minuto dal 90'. Con questa vittoria la squadra allenata da Motta balza in testa alla classifica e ci resterà almeno per una notte, in attesa dei risultati di domani di Torino e Napoli. La 'Vecchia Signora' sale a 12 punti, uno in più dei cugini granata e di Milan e Inter, due in più degli azzurri e dell'Udinese. I rossoblù restano fermi a quota 5 in 14/a piazza insieme a Como, Parma e Lecce.   Inizio di partita bloccato e senza emozioni, con gli ospiti a girare palla ma senza rendersi pericolosi e padroni di casa attenti a chiudere ogni spazio nella propria metà campo. Al 12' il primo tiro del match di Fagioli, murato dalla retroguardia rossoblù. Al 17' La Juve prova a salire di ritmo: Koopmeiners, dopo una buona combinazione con McKennie prova il tiro cross dalla destra: palla larga. Al 24' è costretto a uscire dal campo Badelj per un problema muscolare, al suo posto Bohinen. Al 26' il primo giallo del match, lo prende Frendrup per un fallo su Nico Gonzalez: ntervento prima sulla palla e poi, sullo slancio, sulla caviglia dell'ex viola.  Al 33' Vlahovic ci prova col mancino su punizione, da limite e da posizione centrale: palla alta. Proprio al 33' la Juventus diventa la squadra con l’imbattibilità più lunga (483 minuti) a inizio torneo nell’era dei tre punti a vittoria in Serie A. Al 42' punizione insidiosa degli ospiti dalla tre quarti di destra: Bremer prova il colpo di testa ma viene ben anticipato. Al 44' Nico Gonzalez brucia il diretto avversario sulla destra, penetra in area e prova il cross in mezzo: Gollini devia e, per poco, non rischia di indirizzare il pallone verso la propria porta. 
In avvio di ripresa, al 3', si sblocca la Juve e si sblocca Vlahovic. De Winter allarga la mano su un cross, deviato, che giunge in mezzo all'area: Colombo non ha esitazioni e concede il rigore. Dagli 11 metri mancino forte a incrociare del serbo e Gollini è battuto: 0-1. Al 5' giallo a Fagioli per un fallo su Zanoli. Al 10' Vlahovic firma la doppietta: l'ex Fiorentina si allarga sul centro sinistra del campo e riceve il pallone in verticale da Koopmeiners: controllo e mancino incrociato, basso e forte, sul secondo palo. Gollini battuto e 0-2.
 Al 17' i primi cambi di Motta: dentro Douglas Luiz e Conceição, fuori McKennie e Nico Gonzalez. L'esterno portoghese è subito protagonista al 20', salta l'uomo sulla destra e mette al centro il cross basso e teso. Koopmeiners è favorito (e forse anche un po' sorpreso) da un primo liscio in mezzo: tira e manda clamorosamente alto sulla traversa da pochi metri. Al 24' triplo cambio per Gilardino: dentro Matturro, Ankeye e Kasa, fuori Ahanor, Vitina e Miretti. Al 28' la Juve esaurisce i cambi: Savona, Thuram e Cambiaso, entrano per Kalulu, Yildiz e Rouhi. Al 32' terzo ammonito dell'incontro, è Vasquez per un fallo in ritardo su Douglas Luiz.  Al 37' Vlahovic a un passo dal tris: Douglas Luiz apre per Savona sulla fascia destra, immediato poi il cross per il serbo che impatta bene di testa ma non trova lo specchio. Al 39' Bohinen carica il tiro da fuori area da posizione centrale: la deviazione di Bremer impenna il pallone che sfila alto sopra la traversa. Al 40' ultimo cambio per i padroni di casa con Sabelli al posto di Zanoli. Al 43' cross basso dalla sinistra di Matturro, Pinamonti calcia di prima col mancino, tiro forte e preciso: Perin vola e mettere in corner. All'89' arriva il terzo gol, il primo in maglia bianconera di Conceicao: palla messa in mezzo dalla sinistra, velo di Koopmeiners che libera il portoghese al tiro dentro l'area, la conclusione è bassa e precisa, imparabile per Gollini: 0-3.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.