Tempo di lettura: 2 minuti

(Adnkronos) – Angelo Bonelli, raggiunto in treno, parla a bassa voce ma a un certo punto non riesce a non alzare i toni. "Sentirci dire che abbiamo fatto un accordo con la destra, con i fascisti è inaccettabile. Sono calunnie che respingiamo in maniera forte e indignata. Noi non abbiamo violato nessun patto. Basta accuse e si dessero tutti una calmata". La spaccatura delle opposizioni sulla Rai lascia macerie e veleni nel percorso, faticoso, di costruzione dell'alternativa alla destra. Un percorso che comunque per Bonelli, al netto delle ultime tensioni, resta ineludibile. "Ci sono le condizioni e c'è l'urgenza di essere uniti per vincere, intanto, le prossime regionali e per chiudere la stagione dei distinguo e cominciare quella della ragionevolezza". Insieme anche a Matteo Renzi? "Quella del renzismo è una stagione del passato e come tale va lasciata alla spalle", dice il leader verde all'Adnkronos.  "E' una calunnia. Una falsità. Avs non ha violato alcun patto. Sentirci dire che abbiamo fatto un accordo con la destra, con i fascisti è inaccettabile. Sono calunnie che respingiamo in maniera forte e indignata. Noi non abbiamo mai partecipato né mai parteciperemo a lottizzazioni. E lo dico anche al Pd. Vedo molti esponenti del Pd che oggi si scoprono movimentisti… Basta accuse e si dessero tutti una calmata".  Lo ha detto anche a Schlein? "Di questo con lei non abbiamo parlato". Ma il patto prevedeva o no l'Aventino? "Basta leggere il testo del documento che abbiamo firmato come capigruppo dell'opposizione. E' pubblico, diffuso alle agenzie. Lì non c'è scritto l'Aventino da nessuna parte. C'è scritto che senza l'avvio della riforma della Rai, noi non avremmo partecipato a nulla. Ma quell'avvio c'è, lo abbiamo ottenuto: il 1 ottobre parte al Senato l'esame delle proposte di legge per la riforma della Rai". E quindi avete deciso di votare e avete eletto Roberto Natale nel Cda… "Ottenuto quello che avevamo chiesto sarebbe stato incomprensibile non votare. Non si capisce perché avremmo dovuto lasciare alla destra il Cda Rai senza alcun controllo, quando la legge e i regolamenti parlamentari prevedono che l'opposizione indichi suoi rappresentanti che abbiano appunto una funzione di controllo. Perché abdicare a un ruolo istituzionale che la legge ci assegna? C'è chi vuole rinunciare a fare opposizione? Scelta loro, ma non è quello che avevamo deciso e lo trovo uno sconcertante errore di valutazione", rimarca ancora Bonelli.  "Se ne esce continuando a lavorare. E' in corso un processo di costruzione che deve andare avanti. Ci sono tutte le condizioni e l'urgenza di essere uniti per vincere, intanto, le prossime regionali e per chiudere la stagione dei distinguo e cominciare quella della ragionevolezza".  Ma in questa costruenda alleanza di centrosinistra, Matteo Renzi ci sarà o no? "Su questo serve un po' più di chiarezza da parte del Pd. Noi come Avs, ne è convinto anche Nicola Fratoianni, pensiamo che Renzi appartenga a una stagione che ha lacerato il centrosinistra. Mettiamola così: la stagione del renzismo appartiene al passato e come tale va lasciata alle nostre spalle". Anche in Liguria? Sembra che l'accordo sia a rischio… "No, non ci sarà nessun ripensamento in Liguria". I 5 Stelle stanno ponendo la questione dei renziani in lista, è un problema? "Mi pare che non ci sia nessuna lista con il simbolo di Iv". (Di Mara Montanari) —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.