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Il 25 settembre un evento straordinario alla Lord Byron College. Nella splendida cornice del Roof Garden della succursale della scuola, in via Principe Amedeo, è “atterrato” Maurizio Cheli, astronauta e pioniere. Un incontro emozionante a cui hanno partecipato tantissime persone, tutte incuriosite dal pilota e primo astronauta nella storia a ricoprire il ruolo di Mission Specialist in una missione della NASA.

Presente all’evento il sindaco, Vito Leccese, che ha portato il saluto della città di Bari a questo eroe dello spazio esprimendo contemporaneamente la sua riconoscenza ai fondatori della Lord Byron, i professori Andrew Paolillo e John Credico, per aver avuto il merito, tanti anni fa, di aver diffuso la conoscenza della lingua inglese, fra i baresi. E dopo aver dato in dono, agli ospiti presenti, un pumo di colore rosso, pezzo forte dell’artigianato pugliese, simbolo del nuovo che nasce, dunque simbolo  di buona fortuna, il Sindaco ha salutato il pubblico lasciando la parola al prof. Andrew Paolillo, che ha mostrato al pubblico il libro di Maurizio Cheli, intitolato “ Tutto in un istante”, tradotto opportunamente in inglese dagli  esperti della Lord Byron College  per un secondo evento organizzato ad ottobre a Londra. L’evento londinese si terrà presso la prestigiosa West London University, un vero e proprio tempio della cultura britannica, dove sarà data  ampia visibilità al leggendario astronauta italiano, contribuendo a diffondere ulteriormente l’eccellenza ITALIA su scala internazionale.  E nel promuovere il libro, Andrew, ha evidenziato  più volte  lo spirito coraggioso e avventuroso  dell’astronauta che ha addirittura  sfidato il pilota automobilistico Michael Schumacher, in una

gara, su una pista lunga 3 km., lui con un aereo e  l’altro con la Ferrari, vincendo anche se di pochi decimi di secondo. Ma non finisce qui. Maurizio Cheli, infatti, come racconta nel suo libro, all’età di 59 anni ha conquistato l’Everest, la montagna che tanto lo aveva affascinato, mentre era nello spazio a bordo dello Shuttle.  Un uomo che non si ferma mai, che non resta sugli allori-, ha precisato l’altro teacher della Lord Byron, John Credico. Un modello di ispirazione per i giovani data la sua determinazione, un eroe le cui gesta sono degne di essere diffuse come il  libro di cui è autore. Fra gli ospiti presenti James Edmunds, Rettore della West University  Geller College of Hospitality and Tourism a  Londra, una università di eccellenza. Che cosa c’è di speciale in questa Università?- ha chiesto il Prof Credico al Rettore.  Nel nostro College, mettiamo in prima linea i bisogni degli studenti che apprezzano e sono molto soddisfatti del metodo di insegnamento; il 98%gli studenti laureati alla West University viene inserito nel mercato del lavoro entro 6 mesi dal conseguimento della  Laurea.Qual è il segreto del successo?. La creazione dei corsi universitari viene dettata non dai professori ma dalle aziende, dove gli studenti fanno tirocini per poi essere assunti. Sono le  aziende che decidono quali saranno le professioni del futuro e di conseguenza gestiscono le facoltà. Che tipo di facoltà vanta la West University? Vi sono vari corsi, da quelli di Nursing a Scuola di Polizia, Gestione di Prestigiosi Hotel. Scuola di piloti per droni, Gestione della Musica e altri ancora, circa dieci in totale. Fra gli studenti più famosi della West University, il mitico Freddy Mercury, laureato in Gestione della musica. Un college all’insegna della sostenibilità e situato in una posizione nevralgica, presso l’aeroporto, con contatti con le più note aziende internazionali da Amazon ad Apple. Una vera fiera dei sogni questa Università londinese, unica nota dolente il costo che  è di circa 11 mila sterline, più o meno i nostri 20 mila euro, però gli studenti meritevoli possono usufruire di borse di studio. E dopo questo lungo e interessante excursus universitario, è stato finalmente  invitato dai a salire sul palco lui, Mautrizio Cheli l’ospite d’eccellenza. Simpatico e sorridente ha detto di essere nato a Zocca, paese natale anche di Vasco Rossi, e di non aver avuto mai  avuto i piedi per terra fino ad arrivare al primo concorso pubblico a livello europeo per la Nasa, in cui viene selezionato unico italiano. Dunque il lungo addestramento, circa 13 mesi sempre a terra e altrettanti mesi per simulare compiti nello spazio e finalmente dopo circa tre anni e mezzo il volo in orbita a bordo dello Space Shuttle Columbia, Missione STS-75,  in cui ricopre, primo italiano, il ruolo di Mission Specialist.  E su queste parole sul video scorrevano le immagini di quello storico 22 febbraio 1996, 15:18 ora locale, rampa di lancio 39B del Kennedy Space Center. Cinque secondi prima che il Columbia si stacchi da terra, Maurizio Cheli,  rileva un difetto di potenza del motore principale destro: bloccata al 60%, la spinta non potrà consentire l’arrivo in orbita e, in automatico, la sequenza di iniezione principale dovrebbe interrompersi. Eppure, accesi i due booster a propellente solido, la navetta decolla e inaugura la missione STS-75. A questo punto Maurizio si è dilungato, entusiasmando il pubblico presente, in una lunga descrizione di emozioni e curiosità: come si dorme nello spazio per esempio, galleggiando nell’aria, come si fanno i bisogni fisiologici all’interno di aspiratori dei quali si deve centrare l’imboccatura, di come la terra vista dall’alto sia tutta blu, circondata da una sottilissima patina, l’atmosfera, e il cielo nerissimo. E ancora come si svolge la vita a bordo , sempre in team  e talora con parti del corpo degli altri componenti  che ti premono contro e non sempre sulle parti più nobili(!). Intanto immagini bellissime mostravano alla platea luoghi terrestri bellissimi, visti dallo spazio. Una vera e propria  Odissea 2001 dal vivo per i più boomer. Il volo non è altro che un viaggio, che per quanto possa essere preparato e organizzato, alla fine c’è sempre qualcosa di sconosciuto che deve essere accettato indipendentemente dalla preparazione- ha concluso Maurizio Cheli. Un racconto emozionante, attraverso le sensazioni di un uomo che mosso dalla passione non si è mai arreso. La passione è quella che ci deve guidare  e che ci impegna a raggiungere gli obiettivi ha sottolineato il pilota, è quella forza   che non ci fa abbattere di fronte a difficoltà. La Lord Byron College ETS con questo evento ha regalato ancora una volta ai presenti, compresi noi di LSD Magazine, fedeli sostenitori,  la possibilità di ascoltare direttamente le parole e l’esperienza di un’icona mondiale, il cui incredibile percorso di vita è fonte di ispirazione per chiunque voglia cogliere al volo le opportunità che la vita offre.  Alla fine dell’evento è emerso anche, ed è stato evidenziato dai due conduttori dell’evento, Carla De Girolamo e Giancarlo Montingelli, di quanto sia ormai urgente padroneggiare la lingua inglese per restare competitivi a livello globale. Questo evento, non solo ha testimoniato  il prestigio di un’icona italiana all’estero, ma dimostra anche come la solida formazione linguistica e culturale che la Lord Byron College ti offre possa aprire porte uniche.

 

 

 

 

 

Marcella Squeo

La dottoressa Marcella Stella Squeo è laureata in Giurisprudenza è una giornalista pubblicista e si occupa di cultura, spettacolo, musica e di beneficienza e volontariato facendo parte di diverse associazioni di settore.