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(Adnkronos) – "Per favorire la diagnosi precoce al polmone bisogna implementare su tutto il territorio nazionale un programma di screening facilmente accessibile e promosso tramite i medici di medicina generale, le farmacie e anche i supermercati". Lo ha detto Francesco Facciolo, presidente della Società italiana di chirurgia toracica (Sict), in occasione della conferenza stampa di presentazione a Roma del nuovo Position Paper 'Tumore al polmone: la via maestra è la diagnosi precoce', realizzato con il contributo non condizionato di Johnson & Johnson MedTech. "Dobbiamo collaborare e coinvolgere fattivamente i medici di medicina generale e le farmacie", spiega l'esperto. "Come insegna l'esperienza pugliese, che ha organizzato una collaborazione con le farmacie le quali offrono al paziente, tramite una piattaforma, la possibilità di prenotare una Tac in un posto, in un giorno e in una data ora precisa", aggiunge, sottolineando anche la necessità che i centri di screening siano presenti in tutte le regioni. "Bisogna arrivare alla società civile anche attraverso i contatti con la grande distribuzione", propone Facciolo. "Si può ad esempio ipotizzare di inserire nello scontrino del supermercato informazioni sugli screening, scrivendo ad esempio: 'se sei fumatore e hai più di 50 anni sei invitato a fare lo screening del tumore al polmone'", precisa. "Tutto questo comporta un investimento a lungo termine, qualcosa che bisogna tenere in conto ora che si sta facendo la nuova Finanziaria", conclude Facciolo. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)