Tempo di lettura: 3 minuti

(Adnkronos) – Taglio del nastro oggi a Milano, in occasione dei 30 anni di Cisco Italia, per la nuova sede situata al civico 6 di piazza Gae Aulenti. I nuovi uffici, inaugurati alla presenza di clienti, partner e istituzioni, "rappresentano – sottolinea una nota dell'azienda – la più alta e completa realizzazione di spazi di lavoro in linea con un modello di lavoro ibrido. Al loro interno sono impiegate tutte le tecnologie Cisco più innovative, per favorire la produttività, l’efficienza, la sostenibilità e il benessere delle persone. Reti e piattaforme di collaborazione, abilitate e protette dall’intelligenza artificiale, supportano l’utilizzo di soluzioni per collaborare in ogni modalità, con particolare attenzione alla vivibilità e salubrità degli spazi e, naturalmente alla sicurezza di persone, dati, e cose".  Con questa sede Cisco amplia la sua presenza nella città di Milano, dove si trova anche il Cisco Co-Innovation Center – uno spazio di lavoro e co-innovazione con clienti e partner presente dal 2020 presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci. La presenza nell’area lombarda si completa con Cisco Photonics, laboratori di ricerca e sviluppo sulla fibra ottica che si trovano a Vimercate; qui sono disponibili anche spazi di lavoro e incontro, che i dipendenti possono usare liberamente. “Dal lavoro ibrido non si torna indietro”, ha affermato Gianmatteo Manghi, amministratore delegato di Cisco Italia. “Incontrarsi di persona, però, è altrettanto fondamentale: per innovare, per rafforzare il senso di appartenenza e i rapporti di fiducia, per il confronto. Per questo abbiamo scelto di creare il nuovo ufficio e di inserirlo in una 'costellazione' di spazi di lavoro funzionali, tecnologicamente avanzati e progettati in ottica di sostenibilità, sempre a disposizione dei nostri dipendenti e del più ampio ecosistema di clienti e partner”. I nuovi uffici Cisco privilegiano la disponibilità di aree per la collaborazione rispetto alle postazioni individuali, in linea con i trend di utilizzo degli spazi rilevati dall’azienda negli ultimi anni. Comprendono aree open space, 'quiet room', sale meeting e sale flessibili per incontri o eventi. Abbracciando il concetto di collaborazione 'Distance Zero' di Cisco, l'ufficio è dotato dei più recenti dispositivi di collaborazione che riducono l’'effetto distanza' nelle riunioni online e offrono ai dipendenti e a tutti i partecipanti la sensazione di trovarsi nella stanza, anche se non lo sono. Le funzionalità Cinematic Meetings di Cisco trasformano le interazioni virtuali con video ad alta definizione e audio immersivo. Cisco Spaces e Cisco Wayfinding forniscono servizi intelligenti per la localizzazione e per gli spostamenti all'interno dell'ufficio. Per sicurezza e connettività, le soluzioni Cisco Secure Access e Zero Trust Network Access aiutano a garantire che solo gli utenti autorizzati possano accedere alla rete, proteggendo le informazioni sensibili. Cisco Sase (Secure Access Service Edge) combina le funzioni di rete e sicurezza nel cloud, fornendo una soluzione completa e scalabile per l'accesso sicuro. L'ufficio è inoltre dotato di Cisco Wifi 6E, che offre velocità più elevate, latenza più bassa e maggiore capacità per supportare il crescente numero di dispositivi connessi. Inoltre, gli uffici adottano piattaforme smart di controllo e gestione dell’energia e dei sistemi di riscaldamento e raffrescamento e soluzioni per un uso intelligente degli spazi, al fine di garantire la sostenibilità riducendo consumi ed emissioni. Oltre ai tre spazi dell’area di Milano, Cisco ha una sede anche a Roma e si appresta a inaugurare un nuovo ufficio anche a Pisa, dove opera un team che si occupa di ricerca e sviluppo e implementa tecnologie di connettività wireless all’avanguardia, sicure, affidabili e ad alte prestazioni, rivolte a settori critici quali, per esempio, i trasporti e le infrastrutture. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.