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(Adnkronos) – Successo per il Family day, in occasione dei 50 anni di attività dello stabilimento Coca-Cola HBC Italia di Marcianise, con una serie di iniziative rivolte ai dipendenti e alle loro famiglie, e l’opportunità di ripercorrere insieme al management e ai rappresentanti delle Istituzioni locali la storia della fabbrica Coca-Cola più grande del Sud Italia. Per la popolazione aziendale, si sottolinea in una nota, è stata l’occasione per celebrare, in un momento informale, l’eccellenza industriale e tecnologica di cui sono e saranno protagonisti. L'evento è stato accompagnato da musica, cibo e attività per adulti e bambini, che hanno potuto scoprire il ciclo produttivo di una macchina complessa, percorrendo parte della linea produttiva, dove ogni giorno centinaia di persone "con professionalità e dedizione contribuiscono all’innovazione e al successo dell’azienda". I primi 50 anni dello stabilimento di Marcianise sono per Coca-Cola HBC Italia "un grande traguardo che rappresenta anche un punto partenza per il futuro di Coca-Cola in Campania" come sottolineato da Giangiacomo Pierini, Corporate Affairs & Sustainability Director di Coca-Cola HBC Italia. “Il rapporto di Coca-Cola con la Campania è molto forte: negli anni 50 qui è nata Fanta, una delle bevande più amate e conosciute al mondo, e questo si sposa con un network di professionalità interne ed esterne all’azienda, tra cui moltissime piccole e micro imprese locali, che ogni giorno rendono questa realtà un fiore all’occhiello della produzione.  "Solo nell’ultimo anno abbiamo investito 21 mln di euro in nuove tecnologie, nuovi processi per rendere lo stabilimento ancor più sostenibile. Qui a Marcianise operano tre linee, produciamo 200 mln di litri di bevande, con tecnologie sempre più attente all’ambiente. Questo – conclude – si accompagna alla formazione e al lavoro attento di chi opera nella produzione e nella logistica”. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.