Tempo di lettura: 2 minuti

(Adnkronos) –
Fedez pubblica nel cuore della notte 'Allucinazione Collettiva', il suo ultimo brano. E' una canzone d'amore che chiama in causa Chiara Ferragni. Chi si aspetta un'altra puntata del dissing con Tony Effe, dopo l'anticipazione diffusa qualche ora prima su Instagram, rimane deluso e nei commenti al video su YouTube non nasconde la propria perplessità, con il sospetto di aver assistito ad uno scontro costruito tra i due artisti per arrivare ad un epilogo 'a sorpresa', con l'uscita di un brano di tutt'altro tono rispetto alle strofe degli ultimi giorni.  Il brano pare ripercorrere il matrimonio con l'influencer, tra alti e bassi, fino alla crisi che ha posto fine all'unione: "Ed io mi chiedo ancora se c'è un lieto fine a una favola infelice e storta", canta Fedez, "finché magistrato non ci separi". "Dì al tuo avvocato che mi ha contestato un tentato suicidio", canta il rapper, ricordando le tensioni dopo il Festival di Sanremo 2023. "Eppure lo so che mi hai donato le cose più belle che ho. Con te ho vissuto cose che io non rivivrò mai più", dice facendo riferimento ai figli. Quindi il passaggio sulla malattia e l'operazione ("I buchi allo stomaco che mi son fatto per tutto lo schifo che ho accumulato"), fino alle vicende che hanno coinvolto Ferragni tra polemiche e inchieste sulle attività di beneficenza ("La gente festeggia sulla tua carcassa mi chiedo alla fine che cosa hanno vinto. Tu sei la distrazione di massa più bella che io abbia mai visto"). "Hai visto i tuoi amici? Sono yes man", dice Fedez riproponendo concetti già espressi. "Saranno felici senza di me. Sono parassiti, niente di che. Io odiavo loro ma amavo te". Se l'obiettivo della canzone è ricucire i rapporti con la moglie, i risultati non sono quelli sperati a giudicare dal messaggio che Chiara Ferragni pubblica prima della pubblicazione del brano: "Non uscirà l'ennesimo dissing che ha intrattenuto molto, ma una finta canzone romantica, priva di sincerità. Un palese tentativo di sfruttare il momento, un atto violento, considerando che sono stati dieci mesi molto difficili", dice l'imprenditrice.  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.