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(Adnkronos) – “Ho cercato di fare qualcosa di sartoriale ma estremamente moderno. La donna che racconto oggi guarda al futuro, non solo alla bellezza ma all’attualità: non puoi essere solo bella ma devi essere anche moderna”. Parola di Ermanno Daelli, che per la prossima primavera-estate di Ermanno Scervino tratteggia una collezione nella quale la femminilità e l’eleganza sono protagoniste assolute. “A questo periodo difficile rispondo con la voglia di indossare creatività e modernità – spiega lo stilista all’Adnkronos – quando vedo un abito ben fatto spero di avercela fatta”.  Sulla passerella è una celebrazione dell'essenza spontanea e libera della femminilità, intrecciata a doppio filo all’animo couture del marchio. Ci sono richiami allo spirito rivoluzionario degli anni '60 e '70, come nelle lunghezze di abitini, giacche scamosciate e foulard al collo very Seventies.  La silhouette della giacca doppiopetto reimmagina il corsetto per creazioni che scolpiscono il corpo abbinate a pantaloni fluidi. Segna il punto vita ed enfatizza le spalle in un gioco di geometrie. Grazie alla tecnica tromp l'oeil tessuti non denim diventano denim, o sono lavorati in capi sartoriali e abiti da sera. Il tailleur di denim dévoré cinge la vita e rivela motivi floreali astratti. Immancabile l’animo sporty chic del marchio nei trench leggerissimi, mentre il pizzo esalta il corpo nei lunghi abiti sottoveste. La maglieria, crochet o a maglia larga viene celebrata su cardigan di cachemire, shorts e bralette coordinate. Per una donna libera ma mai nostalgica. “Mi piace il futuro – assicura lo stilista – mi piace sperimentare la bellezza assoluta ma moderna”.  (di Federica Mochi)  —modawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.