Tempo di lettura: 1 minuto

(Adnkronos) – Una nuova iniziativa – Progetto Ristoranti – dedicata alle bottiglie riserva del brand Vecchia Romagna che coinvolgerà oltre 30 ristoranti in tutta Italia con cene esperienziali dove abbinamenti gastronomici d'autore verranno accompagnati da degustazioni guidate dal mater blendere Antonio Zattoni. Saranno protagoniste Vecchia Romagna Riserva Tre Botti – un blend di pregiati distillati invecchiati in tre botti differenti, dal gusto ricco e intenso – e Vecchia Romagna Riserva 18 – un blend di distillati invecchiati 18 anni in preziose botti di Rovere e affinato in botti che hanno ospitato vino Amarone della Valpolicella -. Quello tra italiani e ristoranti è un binomio indissolubile che batte crisi e inflazione: i consumi fuori casa lo scorso anno si sono attestati sui 92 miliardi di euro (contro gli 83,5 miliardi del 2022) con una crescita significativa per i ristoranti di fascia alta (+12%). Tra i fattori che guidano la tendenza positiva per la ristorazione c’è proprio la premiumizzazione, sostenuta da una crescente ricerca da parte dei consumatori della qualità e di esperienze uniche. Proprio al mondo della ristorazione guarda Vecchia Romagna con il Progetto Ristoranti.  “Oggi i consumatori ricercano sempre di più esperienze di gusto nel fuori casa – spiega Daniele De Angelis, head of marketing core brands di Gruppo Montenegro – e puntare sulla ristorazione si sta rivelando per il Brand una scelta vincente. Con il Progetto Ristoranti per la prima volta Vecchia Romagna guarda a questo segmento con l’obiettivo di far scoprire, attraverso un vero e proprio viaggio sensoriale, l’eccellenza delle due Riserve di Vecchia Romagna e la loro capacità di abbinarsi perfettamente alle creazioni di chef rinomati”. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.