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Sarà il celebre batterista italo-australiano Virgil Donati, classe 1958, a concludere sabato 21 settembre, alle 20.30 a Palese-Macchie, in piazza Bellini, l’edizione 2024 del Bari Jazz Festival diretto da Paolo Lepore e inserito nell’ampio programma de “Le Due Bari”, promosso dalla civica amministrazione. Figura di primo piano del panorama rock internazionale, Donati ha legato il suo nome alla band dei Taste, con cui ha inciso i suoi primi tre album. Dopo essersi perfezionato negli Stati Uniti sotto la guida di Philly Joe Jones, leggendario batterista già partner di Miles Davis, ha incrociato la propria strada con quelle di artisti del calibro di Brandford Marsalis, Tommy Emanuel, Steve Vai e Allan Holdsworth e nel 2000 ha fondato l’acclamato gruppo dei Planet X insieme con Derek Sherinian. Particolarmente apprezzato per le sue non comuni capacità tecniche, Donati si è inizialmente ispirato ai grandi del jazz, quelli del passato come Louie Bellson e Buddy Rich, scoperti ascoltando i dischi del padre e poi quelli ancora in attività durante gli anni della sua formazione. Successivamente, l’ascolto di Ian Paice dei Deep Purple lo ha avvicinato all’estetica del rock e si può dire che il suo sia oggi uno stile che fonde le caratteristiche di entrambi i generi. Nel concerto per il Bari Jazz Festival, Donati suonerà ospite di due talentuosi jazzman baresi, il chitarrista Alex Milella e il bassista elettrico Viz Maurogiovanni. Al concerto si accederà, come di consueto, liberamente.

Oreste Roberto Lanza

Oreste Roberto Lanza è di Francavilla Sul Sinni (Potenza), classe 1964. Giornalista pubblicista è laureato in Giurisprudenza all’Università di Salerno è attivo nel mondo del giornalismo sin dal 1983 collaborando inizialmente con alcune delle testate del suo territorio per poi allargarsi all'intero territorio italiano. Tanti e diversi gli scritti, in vari settori giornalistici, dalla politica, alla cultura allo spettacolo e al sociale in particolare, con un’attenzione peculiare sulla comunità lucana. Ha viaggiato per tutti i 131 borghi lucani conservando tanti e diversi contatti con varie istituzioni: regionali, provinciali e locali. Ha promozionato i prodotti della gastronomia lucana di cui conosce particolarità e non solo.