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Evento storico-culturale il prossimo 21 settembre a Viggiano in provincia di Potenza. Nel borgo della Patrona della Basilicata, la Madonna Nera, presso il rinnovato teatro comunale, intitolato al Leccese Francesco Miggiano che tanta cultura donò al comune per aver tradotto diverse commedie salentine in dialetto viggianese, verrà presentato un nuovo impegno storico letterario della scrittrice Celeste Pansardi. “L’antica Lucania, tra paesaggi, radici e spiritualità- Storie tra intrecci e armonie” edito da Universo Sud. “Un libro che si pone come una sorte di dialogo affascinante e misterioso, sottile e personale tra il viaggio e la memoria per comprendere e condividere il senso delle origini, delle tradizioni, della ricerca dell’identità e delle proprie radici”. Si affretta a definire il suo impegno letterario l’autrice. Un grande operazione di ritrovata memoria storica attraverso la ricerca approfondita per capire e trasferire al lettore e allo studioso l’origine dei borghi lucani e degli stessi abitanti. Chi sa parlare della Lucania e dei lucani porta con sé il desiderio di ricercare la verità su luoghi ancora pieni di mistero, poco conosciuti, nascosti ma ricchi di grande spiritualità. Un viaggio straordinario che si sviluppa in cinque capitoli per raccontare, in particolare, la storia della cultura religiosa lucana e il movimento Basiliano. Infatti pare che il primo titolo di questo interessante libro fosse appunto “Sulle tracce del sacro in Basilicata”. Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Viggiano, Amedeo Cicala e del Rettore del Santuario di Viggiano don Paolo D’Ambrosio, la professoressa Celeste Pansardi insieme con il giornalista Andrea Mario Rossi e il capo redattore del giornale LSD Magazine, approfondiranno diversi tempi del libro: Dalle diverse sensibilità religiose presenti sul territorio lucano alla presenza di un patrimonio artistico, storico e culturale poco conosciuto dagli stessi lucani. Un momento per sollecitare in primis i lucani a conoscersi e conoscere le proprie eccellenze presenti sul proprio territorio per sollecitare ed incentivare quell’orgoglio buono per considerarsi non una folla in solitudine in una terra di mezzo, ma un popolo come dice l’autrice: “Con una storia importante del loro passato”.
Oreste Roberto Lanza