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Lo staff di progetto è formato da: Don Antonio Parisi, direttore artistico e responsabile; Enzo Quarto, Michele Nitti e Sabino Manzo nel Comitato artistico; Francesco Saverio Fiore, direttore di produzione. Cultura e spiritualità al suono di musica sacra nelle chiese di Bari e Lecce per un mese da sabato 21 settembre 2024. In vista del prossimo Giubileo, tema scelto per questa annualità a fare da trait d’union ai 24 appuntamenti nel capoluogo pugliese e ai 5 nel Salento sono i “Pellegrini di speranza”. Il programma è stato presentato in conferenza stampa stamattina, giovedì scorso, 12 settembre, presso la Sala Odigitria della Cattedrale di Bari alla presenza dell’Arcivescovo di Bari Giuseppe Satriano, del direttore artistico e responsabile della manifestazione Don Antonio Parisi, il direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia Aldo Patruno, dell’Assessore alla Cultura del Comune di Bari Paola Romano e del presidente di ArtWork Paolo Babbo. Un appuntamento nato dall’intuito di Don Antonio Parisi, docente per 38 anni al Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari, che volle sin dalle prime edizioni proporre ad un pubblico sempre più ampio il connubio della scoperta di chiese solitamente inaccessibili alla ricerca nell’universo della musica sacra. L’idea infatti è quella di aprire le porte di luoghi consacrati, che risultano frequentati esclusivamente in occasione delle funzioni religiose, al fine di renderli palcoscenici di unico splendore per concerti che abbiano la spiritualità come ispirazione. La musica sacra è quella contraddistinta da un testo sacro, non liturgico e neanche necessariamente connotata in maniera univoca da un genere musicale. A Bari sono in programma ventuno concerti, che saranno ospitati dalle chiese di Maria SS. del Rosario, Sant’Anna, San Giacomo, Santa Scolastica, Santa Maria degli Angeli, come in Vallisa, Cattedrale e San Nicola. Mentre a Lecce, a partire dal 22 settembre, i cinque concerti si svolgeranno presso la Chiesa di Sant’Irene, la Basilica di Santa Croce, Basilica del Rosario e al Duomo. Bari e Lecce insieme. La proposta culturale ha preso piede anche nel Salento dove ha iniziato a registrare sin da subito un grande successo. Sulla scia di questi importanti riscontri il sodalizio artistico fra le due città si è andato sempre più rafforzando. Fra le altre prove ne sono le sempre più intense collaborazioni fra i due Conservatori e la condivisione di grandi eventi quali: Johannes Passion BWV245 di Johann Sebastian Bach, che i musicisti stanno preparando già dallo scorso aprile; La Buona Novella di Fabrizio De Andrè e Apocalissi, rilettura dell’Apocalisse dell’apostolo Giovanni. A Bari, in collaborazione con la Fondazione Antiusura San Nicola e Santi Medici Onlus, il primo di questi sarà l’assegnazione del Premio Don Alberto D’Urso, sabato 21 settembre alle 21:00 in Cattedrale, ad autori di scritti o lavori che vertono la propria ricerca sul fenomeno dell’usura. Lunedì 23, a partire sempre dalle 21:00, in Vallisa sarà il momento de Gli audio-video di Francesco Scagliola e Sin[x]thèsis, collettivo di 12 artisti, che porteranno sulla scena l’arte come esplorazione dell’universo computazionale. In fine, sempre nel capoluogo pugliese, nella Chiesa di San Domenico, giovedì 10 ottobre, ore 21:00, si ricorderà il Maestro Vito Maurogiovanni, scrittore, sceneggiatore e commediografo barese, insieme alla Scuola di Teatro Giovanni Paolo II che interpreterà il suo “Il primo giorno dopo il sabato”, con la regia di Don Antonio Eboli.

Oreste Roberto Lanza

 

 

Oreste Roberto Lanza

Oreste Roberto Lanza è di Francavilla Sul Sinni (Potenza), classe 1964. Giornalista pubblicista è laureato in Giurisprudenza all’Università di Salerno è attivo nel mondo del giornalismo sin dal 1983 collaborando inizialmente con alcune delle testate del suo territorio per poi allargarsi all'intero territorio italiano. Tanti e diversi gli scritti, in vari settori giornalistici, dalla politica, alla cultura allo spettacolo e al sociale in particolare, con un’attenzione peculiare sulla comunità lucana. Ha viaggiato per tutti i 131 borghi lucani conservando tanti e diversi contatti con varie istituzioni: regionali, provinciali e locali. Ha promozionato i prodotti della gastronomia lucana di cui conosce particolarità e non solo.