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(Adnkronos) – Energia pulita alla rete del Regno Unito ed elettricità da fonte rinnovabile alle vicine piattaforme petrolifere e di gas. È il
progetto di eolico offshore galleggiante GreenVolt, di Flotation Energy e Vårgrønn, joint venture tra Plenitude (65%) e il fondo d’investimento norvegese HiTecVision (35%). Il progetto del primo parco eolico offshore galleggiante su scala commerciale in Europa si è da poco aggiudicato l’asta per un Contract for Difference nel Regno Unito, ottenendo l’intero budget stanziato dal governo britannico in questo Round per il settore offshore su fondazioni galleggianti. Con una durata di 15 anni, il CfD permetterà la realizzazione del parco eolico che secondo la timeline sarà operativo nel 2029.   Il progetto GreenVolt, che vedrà la luce a 80 km dalla costa nord-orientale della Scozia, dove le condizioni del vento sono ideali con una velocità media di circa 11 metri al secondo, consisterà in turbine eoliche (fino a un numero di 35) su fondazioni galleggianti, collegate alla rete elettrica del Regno Unito in Scozia. Obiettivo: una capacità installata fino a 560 MW, circa il doppio della capacità complessiva attualmente in esercizio in Europa basata su questa tecnologia. Si prevede che potrà fornire 1,5 TWh di energia rinnovabile ogni anno alla rete del Regno Unito. La profondità del mare, pari a circa 100 metri, non consente l’installazione di parchi eolici con fondazioni fisse. Per questo motivo, GreenVolt utilizzerà fondazioni galleggianti ancorate al fondale con cavi d’acciaio, nuova frontiera del settore eolico offshore per le aree marine caratterizzate da fondali profondi.   
Plenitude è la società controllata da Eni, presente in oltre 15 Paesi, che integra la produzione da rinnovabili (con focus su eolico e solare), la vendita di energia e soluzioni energetiche e un’ampia rete di punti di ricarica per veicoli elettrici. Con oltre 3 GW di capacità installata, Plenitude intende raggiungere oltre 8 GW di capacità rinnovabile installata al 2027 e oltre 15 GW al 2030. La Società ha l’obiettivo di azzerare le emissioni nette di CO2 Scope 1, 2 e 3 entro il 2040 e, grazie a una proposta integrata e diversificata, di fornire energia decarbonizzata a tutti i clienti. In questa direzione, Plenitude investe in soluzioni tecnologiche innovative, come l’eolico galleggiante, per sostenere il processo di transizione energetica, anche nel Mar Mediterraneo e, in particolare, al largo delle coste italiane dove è presente sia con GreenIT, joint venture italiana (Plenitude 51%, Cdp Equity 49%) attiva nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, con Copenaghen Infrastructure Partners (CIP), sia direttamente.   Diversi i progetti in sviluppo con GreenIT: 7seas Med, in Sicilia, a oltre 35 km dalla costa di Marsala, per una capacità totale di circa 250MW; Ichnusa, in Sardegna, a oltre 35 km dalla costa Sud-ovest dell’isola per 540MW; Tyrrenian, Nurax e Poseidon, tre parchi eolici offshore galleggianti, uno nel Lazio, al largo di Civitavecchia, e due in Sardegna, al largo di Olbia, per una capacità totale di quasi 2 GW. Infine, Messapia, Krimisa e Atis sono i tre progetti di eolico offshore galleggiante, rispettivamente in Puglia, Calabria e Toscana (circa 2,5 GW totali) che Plenitude sviluppa direttamente. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

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