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l Prix Italia, concorso internazionale organizzato dalla Rai dal 1948, da settantasei anni premia il meglio della produzione radiofonica, televisiva e multimediale. L’edizione 2024, nell’ambito delle celebrazioni per Rai 70/100, torna a Torino dal 1 ottobre al 4 ottobre, la città che più lo ha ospitato in questi anni e dove la voce della Rai e della Radio hanno mosso i primi passi un secolo fa. Dal 1 ottobre si entrerà nel vivo del Festival, che in questa edizione ha visto 250 prodotti in Concorso, con la partecipazione di più di 80 broadcaster provenienti da ogni parte del mondo, in sfida per aggiudicarsi i premi del 76° Prix Italia nelle sezioni Radio-Podcast, Tv e Digital. Il grande lavoro della giuria, composta da più di ottanta esperti e addetti ai lavori selezionati dai broadcaster della comunità internazionale del Prix Italia, è efficacemente riassunto nella short list dei progetti finalisti. “Diversità, sperimentazione e progetti realizzati in coproduzione” – commenta la Segretaria del Prix Italia Chiara Longo Bifano – “rimangono gli elementi chiave di questa selezione, ricca di proposte di altissimo livello.” I giurati sceglieranno i vincitori dopo un confronto aperto a tutti, con i produttori, i registi e i protagonisti dei prodotti candidati. Questa selezione di finalisti del Prix Italia 2024 dimostra non solo la diversità dei formati e delle storie che possono essere raccontate attraverso radio, televisione e media digitali, ma anche la capacità dei produttori internazionali di spingere continuamente i limiti creativi per affrontare temi contemporanei e universali. La RAI è in gara con 2 progetti: in TV Performing Arts, spicca la produzione della “Banksy e la ragazza del Bataclan”, un’opera che unisce arte, cultura e cronaca, esplorando il potente messaggio dell’artista Banksy in un contesto storico e sociale complesso e nella categoria TV Documentary, “Pericolosamente vicini – Vivere con gli orsi”, una prospettiva unica sulla convivenza tra esseri umani e orsi, affrontando temi di natura e sostenibilità in ambienti sempre più ridotti. Nella categoria Radio & Podcast Music, l’attenzione va a progetti che esplorano vari generi musicali con un approccio originale, come “Hvem er Tessa?” della Danimarca, che indaga l’identità musicale in un contesto moderno, e “Exzess. Eine Techno-Oper” della Germania, che combina la tradizione operistica con il dinamismo della musica techno. La BBC si distingue con “Between the Ears: Henry Mancini,” un tributo creativo al leggendario compositore americano. Radio & Podcast Drama presenta opere che affrontano temi intensi e universali. “Blasse Stunden/Blijedi sati” dell’Austria e “Medeas dotter” della Finlandia portano avanti la tradizione della narrazione radiofonica europea con una profondità emotiva e complessità narrativa. La BBC con “Voices from the End of the World” propone un’esperienza uditiva immersiva, esplorando tematiche apocalittiche. Per la categoria Radio & Podcast Documentary and Reportage, la Danimarca e la Svezia offrono narrazioni coinvolgenti e intime con “Kidnappet” e “Noahs nya pappor”, mentre la BBC si addentra nel reportage investigativo con “To Catch a Scorpion”, dimostrando la continua forza del giornalismo radiofonico britannico. In TV Performing Arts, il potente “Beethovens Neun – Ode an die Menschlichkeit” della Germania celebra la resilienza umana, mentre la BBC reinterpreta il dramma televisivo in “Peaky Blinders: Rambert’s The Redemption of Thomas Shelby” con un approccio coreografico unico. La sezione TV Drama evidenzia storie profonde e attuali, come “Sambre” della France Télévisions, un racconto che promette intensità emotiva, “La ley del mar” di RTVE, che riflette temi di giustizia e moralità, e “Mr Bates vs The Post Office” del Regno Unito, basato su fatti realmente accaduti, aggiungendo una dimensione di autenticità storica. Nel TV Documentary, “Nous, jeunesse(s) d’Iran” della France Télévisions porta alla luce le sfide della gioventù iraniana. ITV contribuisce con “Ukraine’s War: The Other Side”, un documentario che esplora prospettive meno conosciute del conflitto in Ucraina. Le categorie Digital presentano una varietà di approcci creativi e innovativi. Digital Factual include “Mascus, les hommes qui détestent les femmes” della France Télévisions, “Stalker” della Svezia SVT e “DIT is jouw verhaal” dei Paesi Bassi, esempi di storytelling digitale interattivo e coinvolgente. Digital Fiction e Digital Interactive espandono i confini della narrativa con progetti come “No Big Deal” della Repubblica Cec, “Mysteerijuna – Pakopeli raiteilla” della Finlandia, “Procesy” della Polonia, “Dieciocho” della Spagna, “De Jurk en het Scheepswrak” dell’Olanda e Lab Orquesta – Musica artificial para humanos” che utilizzano piattaforme digitali per nuove esperienze narrative. Oltre alle categorie principali, si terrà anche l’assegnazione del Prix Italia – Ifad– Copeam Special Prize, che premia progetti legati a temi di innovazione e sostenibilità. Tra i finalisti troviamo: “Together… We Innovate” dell’Algeria EPTV, un’opera che mette in luce soluzioni innovative collettive, “Gaspillage alimentaire, n’en jetez plus!” della France Télévisions, che esplora il tema del riciclo alimentare e della lotta agli sprechi e “Echtes Fleisch ohne Tier – Die Zukunft schmeckt anders” della Germania ZDF, che riflette sul futuro della produzione alimentare sostenibile con carne sintetica

Redazione

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