Tempo di lettura: 2 minuti
“Amare la realtà, sempre e in tutti i modi, è stato il pungolo che ha dato continuità al mio lavoro al cavalletto e nelle arti plastiche”. Sono le parole di un grande pittore lucano nato nel paese che tutti non vorrebbero nominare. Colobraro in provincia di Matera. Luca Celano è da molti è definito il poeta del paesaggio lucano, della grande bellezza disegnata con olio su masonite con personaggi storici lucani. Stiamo parlando di Luca Celano. Pittore professionista con un ingegno estroso con assoluta estrazione figurativa. Ha girato l’Italia ma anche l’Europa tra Germania e Austria ha fatto conoscere i suoi dipinti diventati preziosi. Ha partecipato a manifestazioni artistiche e culturali di prestigio e conseguito ambiti premi e riconoscimenti. Maestro accademico. Nel 1971 consegue il diploma di Maestro d’Arte della sezione di decorazione pittorica presso l’Istituto d’Arte di Bari. Nel 1972 si trasferisce a Roma dove frequenta il corso di scenografia presso l’Accademia di Belle Arti. Attualmente vive ed opera tra la Basilicata e Roma. Importanti e significative le opere realizzate, con la tecnica dell’affresco secco. Dalla chiesa delle suore del S. Cuore in Rossano Scalo, in provincia di Cosenza alla chiesa di S. Angela Merici in Roma con un dittico a tema sacro cristiano per la Galleria d’Arte di Fontana di Trevi in Roma, città alla quale è continuamente legato da vari interessi culturali. Attorno alla sua opera pittorica esiste una vasta bibliografia: dal 1984 al 2010 non meno di 10 monografie. Ne hanno parlato e scritto, giornalisti e importanti uomini di cultura Lucana e non solo. Dal potentino Vittorio Sabia, allo scrittore senisese Pasquale Totaro-Ziella. Emilio Oliva, Francesco Persiani, Pinuccio Massari, Anna Maria Spanò, Serafino Paternoster, Vincenzo Pettrone, Bernardo Pannella, Enzo Fucci, Isabella Filardi, Aldo Viviano, Filippo Mele, Myriam Di Gemma, Gilda Giangregorio, Nicola Viola, Nicola Buccolo, Vincenzo Carlomagno, Eustachio Marcosano, Alessandra Colucci, Alfonso Grassi, Giuseppe Rizzo, Carlo Abbatino, Francesco Rocco Arena, Italo Carlo Sesti, Gianni Costantino e non da ultimo il melfitano Raffaele Nigro. Lo scorso giugno a Gallicchio, nell’occasione dell’inaugurazione della ““Pinacoteca Comunale Fratelli Carmine Antonio e Giovanni Curti” presso il palazzo baronale ha presentato la sua ultima collezione di dipinti. Un’arte che crea ponti appunto come quella del lucano Luca Celano:“Cercherò in coscienza di mantenere la lanterna sempre accesa sull’arte e sulla cultura”.
Oreste Roberto Lanza