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Nella capitale della Magna Graecia in piazza della Vittoria da ben 18 giorni ( 21 agosto) la città è allietata dalla presenza di diversi stand con libri di ogni genere: classici, fumetti, attualità , storia, perfino il profumo di gastronomia. Passeggiando per gli stand forte è la sensazione che leggere faccia bene allo spirito, alla ragione e al cuore. Un Festival per consigliare, convincere e solleticare alla lettura chi forse già dallo scorso secolo si è chiesto : Ma a che serve? Tante pagine colorate con fiumi d’inchiostro di autori classici, attuali e scrittori che nel tempo hanno sollecitato, lo fanno ancora, l’uomo a ripensarci: leggere fa bene alla concentrazione, migliora la memoria, sviluppa l’empatia, aumenta la creatività. Un punto di vero ritrovo; un festival nazionale della lettura che sembra gridare alla città di Taranto : “A prescindere dal genere, tra l’altro, i libri rappresentano un importante strumento di crescita individuale”. Se per semplice curiosità dovessimo ascoltare le tante osservazioni che scrittori e non solo, fanno sulla lettura , sulla necessità di passare dalla televisione alla lettura scopriremmo che almeno dieci motivi giustificano questo normale percorso. Leggere aumenta la serenità, aiuta a parlare bene, aiuta il processo di invecchiamento, migliora la memoria, sviluppa la socialità , elimina la dipendenza digitale, molte volte aiuta ad evadere dalla quotidianità, fa terapia nei momenti di difficoltà, aiuta ad essere più curiosi, arricchisce senza essere dispendiosa : si può andare nelle biblioteche e prendere il libro che più ci aggrada. Tra queste, evadere dalla quotidianità, appare prevalente non ascoltando quello che ci viene servito a tavola, ma con un senso critico rifiutare il menu è andare avanti. La lettura invita alla socialità a migliorare i rapporti con gli altri . Con la lettura si riesce ad entrare nella sfera personale dei protagonisti, nei loro pensieri e nelle loro emozioni. Un libro scritto bene permette al lettore di sviluppare meglio la sua capacità di sentire e comprendere l’emotività altrui. Non da ultimo sviluppa la benedetta memoria. Attraverso la lettura ad alta voce uno studio ha dimostrato che si riesce a tenere viva la memoria a breve termine, quella più soggetta a deterioramento con l’età. E poi vuoi mettere se riesci anche a saper scrivere bene con l’aiuto della lettura? Se la scuola da molto tempo e in larga parte ha abbandonato questo percorso non ci restano questi appuntamenti che appaiono di passaggio che possono diventare delle ritualità istituzionali se in tanti lo volessimo. Questa prima edizione del Festival nazionale del libro e della lettura a Taranto potrebbe diventare un approdo dove la nave della cultura stimoli questa città a migliorarsi e tornare alla “normalità”. Diceva Ennio Flaiano che : I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume”. Non vorrei che tra i cinque o sei ci sia quello dedicato alla lettura.
Oreste Roberto Lanza