(Adnkronos) – "Non c’è un motivo" se ho ucciso Sharon Verzeni. È quanto confermato oggi, 2 settembre, da Moussa Sangre nelle due ore di interrogatorio nel carcere di Brescia davanti alla gip Raffaella Mascarino. Sangare ha quindi confermato l'omicidio di Sharon, assassinata con quattro coltellate a Terno d’Isola la notte tra il 29 e il 30 luglio. A riferirlo ai cronisti fuori dal carcere di Bergamo è stato il legale del 30enne Giacomo Maj. Sangare non ha detto “niente di nuovo, un motivo non c’è – ha ribadito l'avvocato -. Non si sa il perché” l’abbia accoltellata a morte, “il movente non c’è”. Tuttavia Maj ha voluto sottolineare che la notte del delitto il suo assistito “non era uscito con l’obiettivo di uccidere qualcuno”. Sangare “era uscito con questo – come lo chiama lui – ‘feeling’, queste sensazioni che neanche lui sa spiegarsi, che lo costringevano a pensare a qualcosa di male, a far del male, ma imprecisamente, non che cosa fare e a chi”. Il 30enne è accusato di omicidio aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi. Nella confessione resa nell'interrogatorio del 30 agosto Sangre avrebbe detto di essersi rivolto a Sharon prima di accoltellarla dicendole "scusa per quello che sta per succedere". E avrebbe anche riferito le parole di Sharon: "Perché, perché, perché?". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità.
Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori.
In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.