Tempo di lettura: 2 minuti

(Adnkronos) – Un ostaggio israeliano a Gaza è stato tratto in salvo oggi dalle forze speciali dell'Idf. Lo ha confermato l'esercito, precisando che si tratta del 52enne Qaid Farhan al-Qadi, appartenente a una comunità beduina vicino alla città meridionale di Rahat. L'uomo, che lavorava come guardia in una fabbrica di imballaggio nel Kibbutz Magen il 7 ottobre, era stato rapito da Hamas nella vicina comunità di Mivtahim. Sarebbe in buone condizioni di salute. E' stato, comunque, trasferito per controlli al Soroka Medical Center di Beersheba.  Farhan al-Qadi ha ringraziato il premier israeliano Benjamin Netanyahu per il ''lavoro sacro'' che ha permesso il salvataggio e ''di stare qui oggi con la mia famiglia''. Ma ''ci sono altri che stanno aspettando", ha detto al-Qadi. Al-Qadi, tornato libero dopo 326 giorni di prigionia, è stato trovato vivo all'interno di un tunnel dai commando dell'unità d'elite Shayetet 13 della Marina. L'operazione è stata guidata dal Comando meridionale delle Idf, dallo Shin Bet e dalla 162esima divisione delle Idf. L'ostaggio era solo quando è stato individuato dalle forze speciali. Accanto a lui non c'erano altri ostaggi o miliziani di Hamas e le truppe israeliane non hanno incontrato alcuna resistenza, afferma il Times of Israel. Si ritiene che le guardie di Hamas siano fuggite dalla zona in cui era detenuto oppure che al-Qadi sia riuscito a sfuggire ai suoi rapitori, ma sia rimasto all'interno del tunnel. Secondo le Idf, al-Qadi non si trovava all'interno di questo tunnel per tutti i 10 mesi di prigionia e si ritiene che sia stato spostato più volte. Secondo il Times of Israel, si ritiene che 104 dei 251 ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre siano ancora a Gaza, compresi i corpi di 34 di loro la cui morte è stata confermata dall'esercito. Il portavoce delle Idf, Daniel Hagari, ha affermato che l'operazione per salvare l'ostaggio è stata "coraggiosa e complessa" e basata su informazioni di intelligence accurate. "Questa mattina, le truppe della Shayetet 13, l'unità Yahalom e lo Shin Bet hanno salvato Farhan vivo da un tunnel nella parte meridionale di Gaza", ha confermato durante una conferenza stampa. "Le truppe hanno raggiunto la zona grazie a informazioni di intelligence precise", ha aggiunto. "Grazie a Dio, siamo grati a tutti e speriamo di vederlo presto in salute. Siamo così felici di questa notizia" ha dichiarato uno dei fratelli di Qaid Farhan al-Qadi."Non riesco a spiegare questa sensazione, è meglio persino dell'arrivo di un neonato", ha aggiunto in un'intervista ai media ebraici. Anche il Forum delle famiglie degli ostaggi ha accolto positivamente la notizia. "Ha sofferto 326 giorni di prigionia – si legge in una nota -. Il ritorno a casa di Qaid non è altro che un miracolo. Tuttavia, dobbiamo ricordare che le sole operazioni militari non possono liberare i restanti 108 ostaggi. Un accordo negoziato è l'unica via da seguire". "Mi congratulo con le Idf, lo Shin Bet e tutti i servizi di sicurezza e mando le mie benedizioni alla sua famiglia per il suo ritorno a casa, che è un momento di gioia per lo Stato di Israele e per la società israeliana nel suo complesso" ha dichiarato il presidente israeliano, Isaac Herzog, dicendosi "felicissimo" per la notizia della liberazione dell'ostaggio. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.