Tempo di lettura: 1 minuto

(Adnkronos) – L'immunologo Anthony Fauci è stato colpito dal virus West Nile, per via dell'infezione è stato ricoverato in ospedale per 6 giorni e ora sta affrontando la convalescenza a casa. Lo ha riferito un portavoce dello scienziato americano. L'ex capo del National Institute of Allergy and Infectious Disease (Niaid), 83 anni, dovrebbe riprendersi completamente dall'infezione, è stato spiegato.  L'immunologo ha avuto febbre, brividi, grave affaticamento e ha lasciato l'ospedale 3 giorni fa, riporta 'Cbs news'. Moltissimi i messaggi di incoraggiamento e vicinanza indirizzati allo scienziato diventato il volto della risposta Usa al Covid. Fra i mittenti, anche il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, che via X ha scritto: "Auguro una pronta guarigione al mio amico Tony Fauci". Da lungo tempo funzionario della sanità pubblica, Fauci è stato sotto i riflettori negli ultimi anni per aver fatto parte della task force della Casa Bianca sul coronavirus Sars-CoV-2, durante la pandemia (ruolo che gli ha portato anche diversi attacchi, critiche da ambienti politici, e per il quale è finito sotto i fari di una commissione Covid). E nonostante il suo ritiro dagli incarichi istituzionali, a giugno i repubblicani della Camera lo hanno convocato per un'accesa udienza proprio sulla risposta a Covid-19, accusandolo di aver nascosto le origini del virus. Fauci ha dichiarato che le affermazioni erano "semplicemente assurde". Circa mille americani ogni anno, riporta la Cnn online, vengono ricoverati con la forma più grave del virus West Nile, che si diffonde attraverso la puntura di zanzare infette. Altri 1.500, in media, vengono diagnosticati dopo aver sviluppato sintomi, sebbene gli esperti stimino che circa l'80% delle infezioni negli Usa non vengano mai identificate. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.