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(Adnkronos) – Le Forze di difesa israeliane (Idf) sono in massima allerta in vista della risposta che il leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, darà alle nuove proposte presentate dallo Stato ebraico sulle aree della Philadephi Route e del valico di confine di Rafah, ritenute uno degli ultimi nodi da sciogliere per raggiungere un accordo sul cessate il fuoco ed il rilascio degli ostaggi. Lo riferisce il sito di notizie israeliano Walla, secondo cui le Idf ritengono che, nel caso di un nuovo fallimento dei negoziati al Cairo, Hezbollah potrebbe passare all'attacco e cercare di vendicare l'uccisione di Fuad Shukr, una delle figure militari di spicco dell'organizzazione libanese alleata dell'Iran. Il direttore della Cia, William Burns, è arrivato al Cairo e si è unito ai colloqui per raggiungere un accordo sul cessate il fuoco a Gaza e sugli ostaggi. Lo ha indicato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, secondo cui "il processo sta andando avanti. È importante che tutte le parti partecipino e che le parti continuino a lavorare per l'attuazione. Ci sono i primi segnali che i colloqui di ieri sono stati costruttivi e vogliamo continuare su questo slancio nei prossimi due giorni". Domenica è previsto un nuovo round di negoziati al Cairo con la partecipazione del direttore della Cia, del primo ministro del Qatar, Mohammed bin Abdul Rahman al-Thani e di alti funzionari di Israele ed Egitto. Lo ha riferito sul social X il giornalista di Axios, Barak Ravid, sottolineando che durante i colloqui di ieri sera al Cairo, Israele ed Egitto hanno ridotto le loro distanze riguardo alla questione dello schieramento delle Idf lungo la Philadelphi Route, il 'corridoio' tra Egitto e Striscia di Gaza. A questo proposito Ravid ha evidenziato come la richiesta del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, che i soldati dello Stato ebraico continuino a essere presenti lungo la Philadelphi Route – fortemente osteggiata dall'Egitto – sia uno degli ultimi nodi da sciogliere prima di raggiungere l'accordo sul rilascio degli ostaggi e cessate il fuoco a Gaza. Secondo il sito di notizie israeliano Ynet, la delegazione di negoziatori israeliani che ha partecipato ai colloqui al Cairo ha presentato all'Egitto 'proposte aggiornate' sulla presenza delle forze israeliane nelle aree della Philadephi Route e del valico di confine di Rafah. Secondo Ynet, domani Hamas dovrebbe ricevere dall'Egitto i testi aggiornati. Un alto funzionario israeliano, citato da Ravid, ha spiegato che Israele auspica che Hamas risponda alle proposte israeliane e accetti di partecipare ai negoziati di domenica. Intanto c'è stato un nuovo colloquio telefonico tra il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, e il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant. "Ho confermato l'impegno degli Stati Uniti alla sicurezza di Israele", ha sottolineato Austin su X.  Confermando "l'impegno" degli Usa nei confronti dell'alleato Israele, il segretario alla Difesa Usa ha aggiunto di aver condiviso con Gallant che "gli Stati Uniti sono ben posizionati nella regione per difendere Israele e proteggere il personale e le strutture Usa". Con Gallant, Austin ha parlato anche dei "progressi verso un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio di tutti gli ostaggi" e ha "sottolineato l'importanza di raggiungere un accordo".  Il portavoce del Pentagono, Pat Ryder, ha precisato che Austin e Gallant hanno affrontato anche la situazione umanitaria a Gaza e la necessità di affrontare la possibile diffusione della poliomielite. Continuano i raid. Cinque persone, compreso un bambino, sono morte in raid israeliani sul sud del Libano. Lo riferiscono i media locali. Secondo l'agenzia Nna, due missili guidati lanciati da un drone israeliano hanno colpito una casa nella località di Aita al-Jabal e qui sono morte due persone, compreso un bambino di sette anni. Altre tre erano state uccise in un precedente raid sulla località Tayer Harfa, secondo il bilancio del ministero della Salute. Hezbollah ha confermato la morte di tre combattenti, senza dettagli sulle circostanze. Secondo le forze di sicurezza libanesi, sono stati uccisi nel raid a Tayer Harfa. I militari israeliani hanno reso noto di aver "eliminato una cellula terroristica che si apprestava a lanciare cinque razzi dalla zona di Tayer Harfa" in direzione di Israele. Il movimento sciita guidato da Hassan Nasrallah ha da parte sua rivendicato attacchi contro la base aerea sul monte Meron, nel nord di Israele, in 'risposta' alle operazioni israeliane. L'Aeronautica militare israeliana ha riferito che un sospetto operativo di Hezbollah, Muhammad Mahmoud Najam, è stato ucciso in un raid israeliano sul Libano meridionale. L'Aeronautica militare israeliana ha pubblicato un video dell'attacco sul suo account social X. Il raid, si precisa, è avvenuto sulla zona di Eita al-Zut e la vittima era un "terrorista" che operava nell'unità di Hezbollah preposta al lancio di razzi e missili. Preoccupa a Gaza il primo caso di poliomielite in 25 anni. "E' molto triste. L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) conferma che a Gaza un bambino di dieci mesi ha sviluppato una paralisi a causa della poliomielite. E' il primo caso in più di 25 anni". Così su X Philippe Lazzarini, commissario generale dell'Unrwa dopo le notizie dell'Oms. "La poliomielite non farà distinzioni tra bambini palestinesi e israeliani. Ritardare una pausa umanitaria aumenterà il rischio di diffusione tra i bambini – rimarca -. Non è sufficiente portare i vaccini a Gaza e proteggere la catena del freddo. Per avere un effetto i vaccini devono essere somministrati a ogni bambino sotto i dieci anni. I team medici dell'Unrwa consegneranno i vaccini nelle nostre strutture e attraverso i team mobili. Dall'inizio della guerra, grazie a questi sforzi, l'80% dei bambini di Gaza ha ricevuto vaccini contro diverse malattie infantili. Continueremo".  Le parole di Lazzarini arrivano dopo che il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, si è detto "profondamente preoccupato per la notizia che un bambino di dieci mesi, non vaccinato, di Deir al-Balah, è stato confermato positivo alla poliomielite" e ha "sviluppato una paralisi nella parte inferiore della gamba sinistra". Solo ad agosto sono stati 250.000 gli abitanti della Striscia di Gaza costretti a spostarsi ancora una volta dagli ordini di trasferimento delle forze israeliane (Idf), impegnate nell'enclave palestinese in operazioni militari contro Hamas dall'attacco del 7 ottobre dello scorso anno in Israele. Lo denunciano le Nazioni Unite. Da ottobre il 90% degli abitanti della Striscia ha fatto i conti con gli ordini militari. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

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