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(Adnkronos) – La notte scorsa le forze armate ucraine hanno tentato di colpire la centrale nucleare di Kursk. Lo ha affermato il presidente russo, Vladimir Putin, durante una riunione in videoconferenza convocata per fare il punto sulla situazione nelle regioni di Kursk, Bryansk e Belgorod, situate al confine con l'Ucraina e di recente teatro di operazioni militari da parte delle forze di Kiev. "Stanotte il nemico ha tentato di colpire una centrale nucleare. L'Agenzia internazionale per l'energia atomica ne è stata informata e ha promesso di inviare degli specialisti per valutare la situazione. Spero che alla fine questo verrà fatto da parte loro", ha detto il presidente russo, citato dall'agenzia Tass. La Russia afferma anche di aver respinto un attacco di droni nella regione di Volgograd e ci sono notizie di un incendio in un sito militare. "Le forze della difesa aerea hanno respinto un attacco di droni nel territorio della regione di Volgograd", ha reso noto il ministero della Difesa di Mosca, aggiungendo che nel mirino è finita la base aerea di Marinovka. "La maggior parte dei droni sono stati distrutti", aggiungono, riconoscendo che uno dei droni abbattuti ha provocato un incendio. Non ci sono notizie di vittime, stando all'agenzia russa Tass. Segnalati invece ritardi all'aeroporto di Volgograd per tre voli, due dei quali diretti a Mosca. La notizia dell'incendio nella base militare nel sud della Russia è stata riportata anche dal governatore della regione di Volgograd, Andrey Bocharov, secondo il quale la difesa aerea ha respinto la maggior parte dei droni ucraini usati nell'attacco, ma la caduta di un drone abbattuto ha provocato l'incendio. Il governatore ha confermato che sono interessati locali di un sito militare, senza altri dettagli. Blogger russi parlano della base aerea di Marinovka, a 45 chilometri da Volgograd, come obiettivo. A Mosca il ministero della Difesa ha confermato che nella notte sono stati intercettati 28 droni ucraini, 13 dei quali sulla regione di Volgograd. Non solo. Le autorità russe hanno segnalato anche l'affondamento di un traghetto bombardato dalle forze armate ucraine nel porto di Kavkaz, nello stretto di Kerch nella regione di Krasnodar nel sud della Russia. Dopo essere stato colpito, sul traghetto che trasportava serbatoi di carburante è scoppiato un grande incendio. Lo hanno reso noto su Telegram le autorità di Krasnodar accusando ''il regime di Kiev di aver condotto un altro attacco terroristico''. L'agenzia di stampa Tass ha segnalato che non si registrano vittime. Dall'Ucraina è arrivata una sorta di rivendicazione tramite l'account di 'X' di Andriy Yermak, il capo dell'ufficio del presidente Volodymyr Zelensky, che ha condiviso l'emoji di una nave con accanto quella di una x rossa. Le forze di Kiev hanno intanto conquistato un altro insediamento nella regione russa di Kursk, da dove il 6 agosto è partita l'offensiva ucraina in territorio russo. Lo conferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un aggiornamento su X in cui si limita a spiegare che "è sotto controllo ucraino un altro insediamento nella regione di Kursk". Zelensky rende noto di aver "visitato l'area di confine nella regione di Sumy e di aver incontrato il comandante delle Forze Armate Oleksandr Syrskyi e il capo dell'amministrazione militare" nella regione. Syrskyi, si legge nel post, ha riferito sulla "situazione operativa in tutte le zone di combattimenti attivi, con un focus particolare sulle zone più difficili del fronte" e "sulle misure adottate per rafforzare la difesa nelle direttrici di Toretsk e Pokrovsk", nel Donetsk. Secondo le autorità di Sumy, prosegue il messaggio di Zelensky, "dall'inizio dell'operazione a Kursk si è registrato un calo nei bombardamenti e nel numero delle vittime civili". Due giorni fa Syrskyi annunciava che le Forze Armate ucraine controllano "1.263 chilometri quadrati" di territorio russo e "93 insediamenti" nella regione di Kursk.
Sono circa 133mila le persone che finora hanno abbandonato le loro case a causa dell'offensiva ucraina nella regione russa di Kursk. Lo ha indicato il governatore ad interim della regione, Alexei Smirnov, durante la riunione in videoconferenza con il presidente Putin. Smirnov, citato dall'agenzia Tass, ha precisato che sono invece circa 20mila le persone che rimangono ancora negli otto distretti per i quali era stata ordinata l'evacuazione a causa di rischi per la sicurezza. Intanto il ministero russo della Difesa ha annunciato di avere il controllo della località di Mezhevoye, nel distretto di Pokrovsk. L'Fsb ha aperto un procedimento penale contro un giornalista della Cnn e due corrispondenti dell'Ucraina accusati di aver oltrepassato "illegalmente" il confine nella regione russa di Kursk, da dove il 6 agosto le forze di Kiev sono entrate in territorio russo. Si tratta del giornalista britannico Nick Paton Walsh e di Olesya Borovik e Diana Butsko, corrispondenti per media ucraini, entrati a Kursk per girare immagini e per un servizio dalla località di Sudzha. Stando all'agenzia russa Tass, rischiano una condanna a cinque anni di carcere per violazione del codice penale per "attraversamento illegale del confine di Stato della Federazione russa". L'ambasciata degli Stati Uniti a Kiev avverte di un "aumento del rischio" di attacchi russi in Ucraina in concomitanza con la Festa dell'Indipendenza, che il Paese celebrerà tra due giorni. Secondo la rappresentanza diplomatica, si legge in un avviso di sicurezza per i cittadini americani in Ucraina diffuso nelle ultime ore, "nei prossimi giorni e nel fine settimana c'è un maggior rischio in tutta l'Ucraina di attacchi russi con droni e missili, nella notte e durante il giorno, in relazione alla Giornata dell'Indipendenza". L'ambasciata invita a seguire i media locali per gli aggiornamenti, a individuare per tempo possibili luoghi di rifugio in caso di allarme antiaereo e ripararsi "immediatamente" se necessario, seguendo le direttive delle autorità ucraine e dei soccorritori in caso di emergenza. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)