Tempo di lettura: 2 minuti

L’opera fotografica “SempreMetro” di Marco Cucurnia ed interpretata da Ada Coruga vince una menzione speciale 2024 European Photography Awards Marco Cucurnia regista italiano allievo di Mario Monicelli. Cucurnia non perde mai l’occasione di ringraziare la grande commedia drammatica di Maro Monicelli e Dino Risi che ha accolto la sua vita. Nel 2021 Marco dedica a Monicelli un omaggio, un’opera installata per un mese a Cinecittà: “Le pareti di Monicelli. Il suo ultimo film si intitola “Un filo più breve” che racconta una malinconia attraverso la vicenda di un uomo che cerca di migliorare la propria vita e riesce, alla fine, nell’intento grazie alla forza della musica e della presenza dell’infanzia che spalancheranno il futuro a lui e un po’ anche agli spettatori. “Un filo più breve” ha vinto un premio importante a New York. Queste due opere hanno in comune la ricerca appassionata del racconto che scaturisce dalla descrizione e poco dalla trama e dalle parole. Anche per questo motivo Cucurnia, ogni tanto, ama realizzare un’unica immagine ferma per raccontare un tempo lungo. È il caso, appunto, di “SempreMetro”. Marco continua il viaggio di racconto senza storia e parole con la giovane attrice Ada Coruga, cominciato con l’opera “teatralcinematografica” “La vigila di niente” che ha debuttato nell’aprile scorso al Teatro Stradanuova di Genova e che il prossimo settembre ritornerà in scena al cinema Sivori di Genova, la città natale di Cucurnia. L’immagine vincitrice ha al suo interno la lente di un paio di occhiali che, Marco, immagina volino tra i nostri sospiri, in questa occasione: sotto le gallerie della metropolitana. Metropolitana cara a Cucurnia infatti è la protagonista del suo primo film, SoloMetro. Marco ci confida che gli occhiali, saranno un perno del suo prossimo film.  Raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione: “Ho voluto chiamare questa nuova immagine SempreMetro perché la metropolitana che la protagonista cerca di afferrare con una mano semiaperta è un vagone di fotogrammi che non interrompe mai di ascoltare una città che sopravvive. In questo momento sono molto contento ed emozionato per questo premio perché il mio Maestro amava soprattutto un colore per il cinema, il bianco e nero”.

 

Oreste Roberto Lanza

Oreste Roberto Lanza è di Francavilla Sul Sinni (Potenza), classe 1964. Giornalista pubblicista è laureato in Giurisprudenza all’Università di Salerno è attivo nel mondo del giornalismo sin dal 1983 collaborando inizialmente con alcune delle testate del suo territorio per poi allargarsi all'intero territorio italiano. Tanti e diversi gli scritti, in vari settori giornalistici, dalla politica, alla cultura allo spettacolo e al sociale in particolare, con un’attenzione peculiare sulla comunità lucana. Ha viaggiato per tutti i 131 borghi lucani conservando tanti e diversi contatti con varie istituzioni: regionali, provinciali e locali. Ha promozionato i prodotti della gastronomia lucana di cui conosce particolarità e non solo.