Tempo di lettura: 1 minuto

(Adnkronos) – "La guerra a Gaza è il Vietnam della nostra generazione". Così Hatem Abudayyeh, principale organizzatore della March on the Dnc a Chicago, la marcia contro il comitato democratico, crea un legame ideale tra le proteste di oggi e quelle di 56 anni fa, durante la convention dem del 1968.  La marcia sfila dall'Union Park di Chicago verso l'United Center, il centro congressi dove si svolge la convention democratica. Dure le parole verso i democratici accusati di essere "complici" di un "genocidio", definendo così le azioni degli israeliani a Gaza.  "Tutti i principali democratici sono complici", ha aggiunto Abudayyeh durante una conferenza stampa prima dell'inizio della marcia, secondo quanto riporta il sito del Chicago Sun Times. "Sono responsabili, non confondetevi, Joe Biden potrebbe fermare subito il flusso dei soldi", ha sottolineato riferendosi agli aiuti militari Usa ad Israele. "Sin dall'inizio abbiamo chiarito che per noi non c'è differenza" tra Joe Biden e Kamala Harris per quanto riguarda il sostegno ad Israele nella guerra a Gaza, ha detto Abudayyeh, portavoce della Coalition to march on the Dnc, rimarcando che il cambio del ticket democratico non cambia la posizione del movimento che intende non votare per i democratici fino a quando non metteranno fine agli aiuti militari Usa ad Israele.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.