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Costituzione di “Comunità patrimoniali” finalizzate a valorizzare il Castello Tramontano e la chiesa di Santa Maria de Armeniis. Il comune di Matera con un avviso pubblico si è rivolto a tutte le associazioni, gruppi informali, fondazioni, cooperative, enti del terzo settore in genere, operatori economici professionali, imprese no profit e realtà imprenditoriali per promuovere forme di partenariato. L’obiettivo dell’amministrazione comunale è di inaugurare una nuova fase di gestione del patrimonio comunale improntata alla sua valorizzazione, incentivare e riscoprire il senso di comunità seguendo la “Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale per la società”,stipulata nella città portoghese di Faro il 27 ottobre 2005 (da qui la definizione di “Convenzione di Faro”) e ratificata dalla Camera dei deputati il 23 settembre 2020. E allora ecco l’attenzione rivolta in particolar modo al castello materano del 1501 fatto costruire dal conte Giovanni Carlo Tramontano, feudatario di Matera e la chiesa di Santa Maria de Armeniis luogo di culto all’interno dei Sassi di cui si ha notizia già dal 1094 parte di un antico cenobio benedettino. Due beni di notevole importanza significato storico per la città. “L’intento dell’Amministrazione Comunale è mettere a valore immobili di pregio storico-architettonico che connotano anche l’identità culturale e sociale della nostra Città con il coinvolgimento attivo di tutte le realtà presenti sul territorio”. Precisa subito l’assessore del comune di Matera con delega al Patrimonio, Zes, Politiche giovanili, CIS, Scuola e Istruzione Angela Mazzone. “Il Castello Tramontano, e la chiesa di Santa Maria de Armenis, quest’ultimo luogo- ha sottolineato Angela Mazzone– simbolo dell’integrazione di genti diverse e crocevia di culture, fu attenzionato da Papa Urbano II è sembrato opportuno restituirli alla collettività affinché possano tornare ad essere vissuto con lo svolgimento al suo interno di tutta una serie di attività che vedranno protagonisti gli attori del territorio”. L’avviso scade il 16 settembre dopo quel giorno quali saranno le successive operazioni. In quanto tempo si potrà vedere la realizzazione di questa innovativa operazione? “Dopo la scadenza dell’avviso registreremo la rete venuta a crearsi sulla piattaforma delle comunità patrimoniali, metteremo a sistema tutte le proposte pervenute attraverso la sigla di un accordo di rete contenente un disciplinare per la fruizione dei due siti oggetto della manifestazione di interesse e, dopodiché, partiremo con la sperimentazione di questa forma innovativa di gestione partecipata, collaborata e condivisa”. Sulla stessa frequenza anche il sindaco di Matera Domenico Bennardi: “L’idea comune intenzione è quella di mettere a disposizione immobile di pregio storico –architettonico che connotano l’identità culturale e sociale della nostra città. Mettere a disposizione questi beni affinché possa tornare ad essere vissuto con lo svolgimento al suo interno di tutta una serie di attività che vedranno protagonisti gli attori culturali del territorio”. È possibile che si possa allarga anche altre parti del territorio questa idea. Intorno a Matera si possono coagulare altre gruppi per dare più forza alla città? Può essere un’idea? “Certamente. È infatti nelle corde della manifestazione di interesse dare preminenza alle realtà cittadine, ma anche fare rete con il territorio della provincia materana nonché creare sinergie con tutti gli attori interessati presenti sul territorio nazionale. È auspicabile creare, attorno ai bellissimi contenitori culturali presenti nella nostra Regione, un sistema volto rilanciare le aree interne bellissime e spesso un po’ trascurate sul piano infrastrutturale ma che possono offrire tantissimo anche agli stessi capoluoghi di provincia in termini di permanenza turistica e intrattenimento”.

Oreste Roberto Lanza

 

 

 

 

 

 

Oreste Roberto Lanza

Oreste Roberto Lanza è di Francavilla Sul Sinni (Potenza), classe 1964. Giornalista pubblicista è laureato in Giurisprudenza all’Università di Salerno è attivo nel mondo del giornalismo sin dal 1983 collaborando inizialmente con alcune delle testate del suo territorio per poi allargarsi all'intero territorio italiano. Tanti e diversi gli scritti, in vari settori giornalistici, dalla politica, alla cultura allo spettacolo e al sociale in particolare, con un’attenzione peculiare sulla comunità lucana. Ha viaggiato per tutti i 131 borghi lucani conservando tanti e diversi contatti con varie istituzioni: regionali, provinciali e locali. Ha promozionato i prodotti della gastronomia lucana di cui conosce particolarità e non solo.